L'introduzione della matematica araba in Occidente grazie alla mediazione del Liber abaci di Leonardo Fibonacci creò non pochi problemi al mondo degli scriventi. La ricerca effettuata su materiale originale (i Libri d'abaco e di mercatura in volgare) evidenzia come, dopo una iniziale difficoltà a superare lo scoglio della nuova rappresentazione 'simbolica' del numero e soprattutto il sovrapporsi di inediti 'registri' nella scrittura del libro volgare di mercatura, costituiti dalla sequenza numerale da una parte e dalla lingua volgare dall'altra, dove il rischio di ambiguità determinato dalla somiglianza di segni alfabetici e numerici del nuovo sistema, sia stato superato dapprima attraverso l'inserimento di 'virgulae suspensivae' o di punti a marcare il passaggio da un registro all'altro, poi all'esecuzione sistematica di legamenti dal basso con ampia voluta sotto il rigo di base che permetteva di riconoscere la parte letterale rispetto all'elemento numerico. La nuova maniera di scrivere vide con ogni probabilità i suoi esordi all'interno di qualche scuola d'abaco toscana, forse fiorentina.
CHERUBINI, P. (2006). Il numero come elemento di disturbo: ipotesi sull'evoluzione della mercantesca. In R. LIBRANDI, R. PIRO (a cura di), Lo scaffale della biblioteca scientifica in volgare (secoli XIII-XVI). Atti del Convegno (Matera, 14-15 ottobre 2004). A cura di R. Librandi e R.Piro (Micrologus' Library, 16) (pp. 313-339). FIRENZE : SISMEL - Edizioni del Galluzzo.
Il numero come elemento di disturbo: ipotesi sull'evoluzione della mercantesca
CHERUBINI, Paolo
2006-01-01
Abstract
L'introduzione della matematica araba in Occidente grazie alla mediazione del Liber abaci di Leonardo Fibonacci creò non pochi problemi al mondo degli scriventi. La ricerca effettuata su materiale originale (i Libri d'abaco e di mercatura in volgare) evidenzia come, dopo una iniziale difficoltà a superare lo scoglio della nuova rappresentazione 'simbolica' del numero e soprattutto il sovrapporsi di inediti 'registri' nella scrittura del libro volgare di mercatura, costituiti dalla sequenza numerale da una parte e dalla lingua volgare dall'altra, dove il rischio di ambiguità determinato dalla somiglianza di segni alfabetici e numerici del nuovo sistema, sia stato superato dapprima attraverso l'inserimento di 'virgulae suspensivae' o di punti a marcare il passaggio da un registro all'altro, poi all'esecuzione sistematica di legamenti dal basso con ampia voluta sotto il rigo di base che permetteva di riconoscere la parte letterale rispetto all'elemento numerico. La nuova maniera di scrivere vide con ogni probabilità i suoi esordi all'interno di qualche scuola d'abaco toscana, forse fiorentina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.