Psychosis, symbol, affectivity 1: etiopathogenesis and treatment through analytical psychology

This is the first of two papers concerning our study into an integrated approach to psychotic disorders, conducted at the University of Palermo’s Psychiatry Unit Polyclinic over approximately 15 years. Here we will explore and reflect upon the acute psychotic condition mainly from a theoretical and conceptual perspective, while in the second paper we will explore the clinical perspective. From the point of view of psychopathology, and in the light of C.G. Jung’s conceptualization of analytical psychology, as well as calling on contributions from other authors from the systemic-relational and post-psychoanalytic field, we will clarify the ideas developed over these last few years by our team. From a more speculative perspective we will advance new interpretive hypotheses in an attempt to thoroughly understand the nature of the psychotic condition, both on a psychodynamic relational and a neuroscientific level. The paper describes how we revised our understanding of psychosis from a brain disease to a process aimed at the rearrangement of psychic functioning, as anticipated by John Weir Perry nearly 40 years ago.

Questo è il primo di due articoli riguardanti il nostro lavoro sui disordini psicotici condotto con un approccio integrato, portato avanti presso l’Unità Operativa di Psichiatria del Policlinico Universitario di Palermo. In queste pagine esploreremo e rifletteremo sulla condizione psicotica acuta principalmente da una prospettiva teoretica e concettuale mentre nel secondo articolo ci occuperemo dell’aspetto clinico. Da un punto di vista psicopatologico, ed alla luce della concezione della Psicologia Analitica di Jung, ricorrendo anche all’aiuto di autori provenienti da territori differenti quali la teoria sistemico-relazionale e la post-psicoanalisi, proveremo a chiarire le idee sviluppate dal nostro gruppo di lavoro nel corso degli anni. Da una prospettiva maggiormente speculativa invece, proporremo nuove ipotesi interpretative nel tentativo di comprendere più a fondo la natura della condizione psicotica, sia sul versante psicodinamico e relazionale che neuro-scientifico. L’articolo descrive come si è modificata nel corso del tempo la nostra idea della psicosi, da malattia del cervello a processo finalizzato alla riorganizzazione del funzionamento psichico, così come venne ipotizzato da J.W. Perry circa quarant’anni fa.