In questo saggio si propone una lettura di «Cedit, hiems, tua durities» (Carm. Bur. 135), uno dei meno studiati fra i carmi amorosi della celebre raccolta poetica mediolatina. L’analisi della poesia è fondata, particolarmente, sui problemi testuali che essa presenta, sugli echi degli "auctores" classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Calpurnio Siculo, forse anche Seneca), su alcuni tòpoi ben diffusi nella letteratura latina medievale e nei «Carmina Burana», quali il motivo dell’esordio primaverile (connesso col tema della rinascita dell’amore), la "descriptio loci" (si tratta, in genere, di un "locus amoenus") e la potenza incoercibile d’Amore.
Bisanti, A. (2010). «Cedit, hiems, tua durities» (CB 135): esordio primaverile e inno all'amore. MEDIAEVAL SOPHIA, 8, 60-74.
Data di pubblicazione: | 2010 | |
Titolo: | «Cedit, hiems, tua durities» (CB 135): esordio primaverile e inno all'amore | |
Autori: | ||
Citazione: | Bisanti, A. (2010). «Cedit, hiems, tua durities» (CB 135): esordio primaverile e inno all'amore. MEDIAEVAL SOPHIA, 8, 60-74. | |
Rivista: | ||
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore L-FIL-LET/08 - Letteratura Latina Medievale E Umanistica | |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |