The aim of this article is the presentation of methods, strategies and educational practices applied in the context of Italian migratory-flow management and in particular in the reception of unaccompanied foreign minors. This system is undeniably complex; nonetheless this work’s purpose is to highlight the risks and opportunities linked to the development of multicultural relations between immigrants and the welcoming country’s representatives. By analysing the experiencesof reception centres for unaccompanied minors in the HUB and SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati i.e. Protection System for Asylum Seekers and Refugees) systems in the areas of Bologna, Ferrara and Ravenna, the article describes the potentialities, the weaknesses and the perception of educational personnel operating in a controversial and complicated situation. The implementation of a first and second level reception system represents a solution which greatly safeguards unaccompanied minors. In fact, this more structured system relies on a consolidated network in which institutions and public stakeholders properly collaborate, developing specific competences in a synergic fashion.

Lo scopo del presente lavoro è di illustrare i metodi, le strategie e le prassi educative di presa in carico personalizzata dei minori stranieri non accompagnati nel sistema italiano dell’accoglienza. Sebbene tratti di un settore complesso, il contributo intende far luce sui rischi e sulle opportunità che caratterizzano le relazioni multiculturali in questo contesto. Analizzando l'esperienza dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati dell’HUB e dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) nei territori di Bologna, Ferrara e Ravenna, si cercherà di farne emergere le potenzialità, le criticità e la percezione del personale educativo che opera in un campo altamente controverso e conflittuale. L’implementazione di un’accoglienza strutturata rappresenta una risposta altamente tutelante ai bisogni dei minori poiché si inserisce, nel nostro territorio, in un sistema di rete attivo da anni, che ha saputo mettere in sinergia competenze specifiche da parte degli enti e delle istituzioni coinvolti.

Fabio Alba, Giulia Foresti (2018). Le differenze culturali come mezzo per creare ponti e valorizzare storie: il punto di vista dell’accoglienza a Bologna, Ferrara e Ravenna. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, Vol. 16, n.2, 2018, 98-113 [10.14605/EI1621807].

Le differenze culturali come mezzo per creare ponti e valorizzare storie: il punto di vista dell’accoglienza a Bologna, Ferrara e Ravenna.

Fabio Alba
Primo
;
2018-12-01

Abstract

The aim of this article is the presentation of methods, strategies and educational practices applied in the context of Italian migratory-flow management and in particular in the reception of unaccompanied foreign minors. This system is undeniably complex; nonetheless this work’s purpose is to highlight the risks and opportunities linked to the development of multicultural relations between immigrants and the welcoming country’s representatives. By analysing the experiencesof reception centres for unaccompanied minors in the HUB and SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati i.e. Protection System for Asylum Seekers and Refugees) systems in the areas of Bologna, Ferrara and Ravenna, the article describes the potentialities, the weaknesses and the perception of educational personnel operating in a controversial and complicated situation. The implementation of a first and second level reception system represents a solution which greatly safeguards unaccompanied minors. In fact, this more structured system relies on a consolidated network in which institutions and public stakeholders properly collaborate, developing specific competences in a synergic fashion.
dic-2018
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale
Fabio Alba, Giulia Foresti (2018). Le differenze culturali come mezzo per creare ponti e valorizzare storie: il punto di vista dell’accoglienza a Bologna, Ferrara e Ravenna. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, Vol. 16, n.2, 2018, 98-113 [10.14605/EI1621807].
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