Il presente contributo propone una riflessione pedagogica sulla relazione educativa tra la figura del tutore legale volontario, istituito con la Legge n. 47 del 2017 e l’adolescente migrante “solo”, accolto nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). Partendo dall’esperienza educativa della tutorialità, assunta nella presa in carico degli adolescenti soli come una nuova forma di affiancamento e pratica dell’aver cura del mondo interiore ed esperienziale del minore, che presenta aspetti linguistici e culturali differenti, si cercherà di far emergere i tratti essenziali che costituiscono il suo bisogno di essere riconosciuto come persona. Quella dell'adolescente migrante solo è un’esistenza caratterizzata dal rapporto tra la comunità di accoglienza, la famiglia "allargata" di origine, ove è possibile, e le altre agenzie educative del paese ospitante, ed è segnata dalla ricerca di “nuovi” equilibri tra il mantenimento di un legame stabile con le figure di riferimento e i diritti di cui egli stesso è titolare nel paese ospitante. Nella nostra prospettiva di pedagogia fondamentale di stile fenomenologico-ermeneutico, il tutore legale volontario è quell'adulto significativo in grado di offrire una risposta concreta al bisogno di riconoscimento dell'adolescente migrante. La risposta a questo bisogno si concretizza in una nuova ricerca di senso rispetto ad una storia familiare interrotta dall’allontanamento, in un altro progetto di vita, in una nuova comunità culturale di riferimento. All’interno di questo nuovo spazio accogliente offerto dalla figura del tutore legale volontario, si possono profilare nuove direzioni di senso, e viene offerta al minore la possibilità di continuare la costruzione del proprio processo identitario.

Maria Vinciguerra, Fabio Alba (2021). Minori migranti soli e bisogno di riconoscimento: la tutela legale come atto dell’aver cura.. In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive. (pp. 84-91). Lecce.

Minori migranti soli e bisogno di riconoscimento: la tutela legale come atto dell’aver cura.

Maria Vinciguerra;Fabio Alba
2021-05-01

Abstract

Il presente contributo propone una riflessione pedagogica sulla relazione educativa tra la figura del tutore legale volontario, istituito con la Legge n. 47 del 2017 e l’adolescente migrante “solo”, accolto nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). Partendo dall’esperienza educativa della tutorialità, assunta nella presa in carico degli adolescenti soli come una nuova forma di affiancamento e pratica dell’aver cura del mondo interiore ed esperienziale del minore, che presenta aspetti linguistici e culturali differenti, si cercherà di far emergere i tratti essenziali che costituiscono il suo bisogno di essere riconosciuto come persona. Quella dell'adolescente migrante solo è un’esistenza caratterizzata dal rapporto tra la comunità di accoglienza, la famiglia "allargata" di origine, ove è possibile, e le altre agenzie educative del paese ospitante, ed è segnata dalla ricerca di “nuovi” equilibri tra il mantenimento di un legame stabile con le figure di riferimento e i diritti di cui egli stesso è titolare nel paese ospitante. Nella nostra prospettiva di pedagogia fondamentale di stile fenomenologico-ermeneutico, il tutore legale volontario è quell'adulto significativo in grado di offrire una risposta concreta al bisogno di riconoscimento dell'adolescente migrante. La risposta a questo bisogno si concretizza in una nuova ricerca di senso rispetto ad una storia familiare interrotta dall’allontanamento, in un altro progetto di vita, in una nuova comunità culturale di riferimento. All’interno di questo nuovo spazio accogliente offerto dalla figura del tutore legale volontario, si possono profilare nuove direzioni di senso, e viene offerta al minore la possibilità di continuare la costruzione del proprio processo identitario.
mag-2021
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale
Maria Vinciguerra, Fabio Alba (2021). Minori migranti soli e bisogno di riconoscimento: la tutela legale come atto dell’aver cura.. In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive. (pp. 84-91). Lecce.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Minori migranti e bisogno di riconoscimento. La tutela legale come atto dell'aver cura_Fabio_ALBA.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale
Dimensione 83.43 kB
Formato Adobe PDF
83.43 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/531167
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact