Viene proposta una riflessione sullo stato del dibattito pubblico sul dialetto, un codice che oggi perde parlanti, ma guadagna nuovi ambiti di uso e una considerazione positiva che lo rende attraente e utilizzabile in ambiti diversi rispetto a quello della comunicazione ordinaria. Vengono presentate alcune iniziative, collocabili a pieno titolo fra le “risorgenze dialettali” che sempre più spazio e successo stanno trovando negli ultimi anni in conseguenza della perdita dello stigma negativo nei confronti delle varietà locali (sdoganamento). Viene discusso il fenomeno delle “Accademie” che, fondate con lo scopo di “promuovere” il dialetto, ne forniscono sistemi di scrittura, saggi di grammatica, profili geo- sociolinguistici, “corsi di apprendimento”, con la messa a punto di strumenti molto spesso non sostenuti da un adeguato impianto teorico o dalla consapevolezza che il dialetto come codice della “cultura dialettale” diventa “lingua” solo a prezzo di un processo di “ausbauizzazione forzata”.
Paternostro Giuseppe, Sottile Roberto (2021). Dalla risorgenza alla restaurazione: il dialetto fra nostalgia, rivendicazioni identitarie e appropriazioni indebite. In A.P. Alaman, F. Ruggiano, O. Walsh (a cura di), Le ideologie linguistiche: lingue e dialetti nei media vecchi e nuovi (pp. 241-264). Berlin : Lang.
Dalla risorgenza alla restaurazione: il dialetto fra nostalgia, rivendicazioni identitarie e appropriazioni indebite
Paternostro Giuseppe;Sottile Roberto
2021-01-01
Abstract
Viene proposta una riflessione sullo stato del dibattito pubblico sul dialetto, un codice che oggi perde parlanti, ma guadagna nuovi ambiti di uso e una considerazione positiva che lo rende attraente e utilizzabile in ambiti diversi rispetto a quello della comunicazione ordinaria. Vengono presentate alcune iniziative, collocabili a pieno titolo fra le “risorgenze dialettali” che sempre più spazio e successo stanno trovando negli ultimi anni in conseguenza della perdita dello stigma negativo nei confronti delle varietà locali (sdoganamento). Viene discusso il fenomeno delle “Accademie” che, fondate con lo scopo di “promuovere” il dialetto, ne forniscono sistemi di scrittura, saggi di grammatica, profili geo- sociolinguistici, “corsi di apprendimento”, con la messa a punto di strumenti molto spesso non sostenuti da un adeguato impianto teorico o dalla consapevolezza che il dialetto come codice della “cultura dialettale” diventa “lingua” solo a prezzo di un processo di “ausbauizzazione forzata”.File | Dimensione | Formato | |
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