La popolazione dei giovani di origine immigrata iscritti all’università è in costante crescita nel contesto italiano, risultato di fattori di spinta e di attrazione complessi, legati tanto al processo di internazionalizzazione del sistema universitario italiano quanto alla storia migratoria del Paese, in cui i figli degli immigrati sono adesso in età per iscriversi all’università. Coesistono, infatti, due realtà della presenza straniera profondamente diverse nel sistema dell’istruzione post-secondaria. La prima è costituita dagli studenti stranieri in senso stretto, espressione di una mobilità internazionale per motivi di studio, che accedono all’università con un diploma conseguito all’estero; la seconda è rappresentata da quei giovani stranieri che, una volta completato il ciclo di istruzione superiore nella scuola italiana, decidono di iscriversi all’università, seguendo un percorso comune ai loro coetanei autoctoni. Si tratta di giovani nati da genitori stranieri in Italia o all’estero, almeno in parte scolarizzati nel nostro sistema di istruzione, la cui presenza nell’università è relativamente recente, legata al continuo aumento di alunni con cittadinanza straniera nella scuola superiore. Questa popolazione assume un ruolo chiave nel processo di integrazione delle collettività immigrate, testimone di un processo migratorio che arriva a maturità. Secondo le più recenti informazioni ricavate dal database Mobysu.it, nell’anno accademico 2020/21 oltre 16.700 studenti con cittadinanza straniera si sono immatricolati in un Ateneo italiano (5,3% delle immatricolazioni totali), con un incremento del 34,0% nel corso dell’ultimo decennio, a fronte di un aumento degli immatricolati italiani nello stesso periodo del 15,7%.
Cristina Giudici, Donatella Vicari, Andrea Priulla, Massimo Attanasio, Eleonora Trappolini (2021). Gli studenti stranieri nelle università italiane. In Benedetto Coccia, Raniero Cramerotti, Ginevra Demaio, Chiara Di Giorgio, Luca Di Sciullo, Deborah Erminio, et al. (a cura di), Dossier statistico immigrazione 2021 (pp. 224-227).
Gli studenti stranieri nelle università italiane
Andrea Priulla;Massimo Attanasio;
2021-11-01
Abstract
La popolazione dei giovani di origine immigrata iscritti all’università è in costante crescita nel contesto italiano, risultato di fattori di spinta e di attrazione complessi, legati tanto al processo di internazionalizzazione del sistema universitario italiano quanto alla storia migratoria del Paese, in cui i figli degli immigrati sono adesso in età per iscriversi all’università. Coesistono, infatti, due realtà della presenza straniera profondamente diverse nel sistema dell’istruzione post-secondaria. La prima è costituita dagli studenti stranieri in senso stretto, espressione di una mobilità internazionale per motivi di studio, che accedono all’università con un diploma conseguito all’estero; la seconda è rappresentata da quei giovani stranieri che, una volta completato il ciclo di istruzione superiore nella scuola italiana, decidono di iscriversi all’università, seguendo un percorso comune ai loro coetanei autoctoni. Si tratta di giovani nati da genitori stranieri in Italia o all’estero, almeno in parte scolarizzati nel nostro sistema di istruzione, la cui presenza nell’università è relativamente recente, legata al continuo aumento di alunni con cittadinanza straniera nella scuola superiore. Questa popolazione assume un ruolo chiave nel processo di integrazione delle collettività immigrate, testimone di un processo migratorio che arriva a maturità. Secondo le più recenti informazioni ricavate dal database Mobysu.it, nell’anno accademico 2020/21 oltre 16.700 studenti con cittadinanza straniera si sono immatricolati in un Ateneo italiano (5,3% delle immatricolazioni totali), con un incremento del 34,0% nel corso dell’ultimo decennio, a fronte di un aumento degli immatricolati italiani nello stesso periodo del 15,7%.File | Dimensione | Formato | |
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