Con la sentenza n. 16253/2020 la Suprema Corte ha affermato che l’assenza di nesso causale tra la cessazione di un appalto e il licenziamento del lavoratore integra un’ipotesi di manifesta insussistenza del fatto posto alla base del licenziamento - con conseguente applicabilità della tutela reintegratoria attenuta di cui all’art. 18, comma 5, della legge n. 300/1970 - non riconducibile, pertanto, agli altri casi in cui il giudice dichiara risolto il rapporto concedendo la sola tutela indennitaria forte (da dodici a ventiquattro mensilità).
dentici (2021). Difetto del nesso causale e manifesta insussistenza del fatto nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo. IL LAVORO NELLA GIURISPRUDENZA(8-9), 847-858.
Difetto del nesso causale e manifesta insussistenza del fatto nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo
dentici
2021-01-01
Abstract
Con la sentenza n. 16253/2020 la Suprema Corte ha affermato che l’assenza di nesso causale tra la cessazione di un appalto e il licenziamento del lavoratore integra un’ipotesi di manifesta insussistenza del fatto posto alla base del licenziamento - con conseguente applicabilità della tutela reintegratoria attenuta di cui all’art. 18, comma 5, della legge n. 300/1970 - non riconducibile, pertanto, agli altri casi in cui il giudice dichiara risolto il rapporto concedendo la sola tutela indennitaria forte (da dodici a ventiquattro mensilità).File | Dimensione | Formato | |
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