James W. Messerschmidt is among the first scholars, within a theoretical framework that favors a structured action perspective, to show that doing crime also means doing masculinity, along with other differences that have structuring effects and that imply unequal endowments of power such as social class, ethno-racial affiliation, age, sexuality and the different forms embodiments that produce different "bodies" (Messerschmidt 1997).
James W. Messerschmidt è tra i primi studiosi, all’interno di una cornice teorica che predilige una prospettiva dell’azione strutturata, a mostrare che fare il crimine significa anche fare maschilità, insieme ad altre differenze che hanno effetti strutturanti e che implicano dotazioni diseguali di potere come la classe sociale, l’appartenenza etno-razziale, l’età, la sessualità e le diverse forme di incorporamento che producono «corpi» diversi (Messerschmidt 1997).
Rinaldi C (2021). Il crimine come azione strutturata. In C. Rinaldi, A. Dino (a cura di), Sociologia della devianza e del crimine. Prospettive, ambiti e sviluppi contemporanei (pp. 383-383). Milano : Mondadori education.
Il crimine come azione strutturata
Rinaldi C
2021-01-01
Abstract
James W. Messerschmidt is among the first scholars, within a theoretical framework that favors a structured action perspective, to show that doing crime also means doing masculinity, along with other differences that have structuring effects and that imply unequal endowments of power such as social class, ethno-racial affiliation, age, sexuality and the different forms embodiments that produce different "bodies" (Messerschmidt 1997).File | Dimensione | Formato | |
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