Nel mondo contemporaneo, razionalità e percezione non nascono più nella mente e nei sensi umani. Un recente libro curato da Grazia Concilio e Francesca Rizzo mostra numerose sfaccettature di questa questione. Quando nel 2017 Maurizio Carta introduce il concetto di città senziente, rafforza significativamente le basi per integrare ragione e sentimento urbanistico, cioè per integrare la razionalità della conoscenza strutturata e finalizzata al processo di pianificazione con le percezioni derivanti dalla “pancia” della città. Il contributo propone una visione innovativa sulla dualità analitica e valutativa che si genera tra mondo reale e mondo digitale, tra gli abitanti-utenti delle città e gli utenti digitali della medesima città (questa volta in versione di avatar digitale), centrando l'attenzione sull'importanza dei dati come chiave per ritornare a leggere in modo più chiaro i comportamenti, i desideri, le necessità di una comunità urbana che non si riconosce più nello spazio fisico, e genera spazi virtuali derivanti dalla sua condizione di social users.
Ronsivalle, D. (2021). Palermo senziente. Città di persone e città di sensori. In M. Carta (a cura di), Palermo. Biografia progettuale di una città aumentata (pp. 168-179). LetteraVentidue.
Palermo senziente. Città di persone e città di sensori
Ronsivalle, Daniele
2021-01-01
Abstract
Nel mondo contemporaneo, razionalità e percezione non nascono più nella mente e nei sensi umani. Un recente libro curato da Grazia Concilio e Francesca Rizzo mostra numerose sfaccettature di questa questione. Quando nel 2017 Maurizio Carta introduce il concetto di città senziente, rafforza significativamente le basi per integrare ragione e sentimento urbanistico, cioè per integrare la razionalità della conoscenza strutturata e finalizzata al processo di pianificazione con le percezioni derivanti dalla “pancia” della città. Il contributo propone una visione innovativa sulla dualità analitica e valutativa che si genera tra mondo reale e mondo digitale, tra gli abitanti-utenti delle città e gli utenti digitali della medesima città (questa volta in versione di avatar digitale), centrando l'attenzione sull'importanza dei dati come chiave per ritornare a leggere in modo più chiaro i comportamenti, i desideri, le necessità di una comunità urbana che non si riconosce più nello spazio fisico, e genera spazi virtuali derivanti dalla sua condizione di social users.File | Dimensione | Formato | |
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