INTRODUZIONE I numerosi studi sui polimorfismi lattoproteici della capra hanno evidenziato per il gene che codifica per l’alfa (s1)-caseina (CSN1S1) 17 alleli: A, B1, B2, B3, B4, C, D, E, F, G, O1, O2, H, I, L, M, N. Tali alleli sono stati associati a differenti tassi di sintesi di caseina e classificati in quattro gruppi quantitativi: alleli forti (A, B1, B2, B3, B4, C, H, L, M) intermedi (E ed I) e deboli (D, F e G) che sintetizzano rispettivamente un alto (circa 3,5 g/l), medio (circa 1,1 g/l), e basso (0,45 g/l) quantitativo di alfa (s1)-caseina, più alleli nulli (01, 02 e N) che non sintetizzano alfa (s1)-caseina (1, 2). Le varianti genetiche per l’alfa (s1)-caseina influenzano in misura più o meno marcata anche altri componenti del latte. Il latte di capre portatrici di alleli forti presenta maggiori percentuali di caseina, grasso, calcio e fosforo, minore diametro delle micelle caseiniche e pH più basso, aspetti che nell’insieme influenzano positivamente la consistenza e la velocità di formazione del coagulo (1, 2). E’ stato inoltre evidenziato che individui omozigoti AA producono un latte caratterizzato da un sapore e un odore ircino meno intenso rispetto a individui omozigoti FF (3). Recentemente è emerso che il polimorfismo al locus CSN1S1 influenza la composizione acidica del grasso del latte e in particolare gli acidi grassi a media catena e quelli derivanti dall’attività enzimatica della delta-9 desaturasi. Differenze significative sono riportate a carico degli acidi grassi saturi da C8 a C12 e per gli acidi palmitico, stearico, linoleico, oleico e rumenico (CLA); inoltre la maggior parte dei rapporti tra gli acidi grassi indicatori dell’attività della delta-9 desaturasi risultano influenzati dall’alfa (s1)-caseina (4). Scopo della ricerca è stato quello di evidenziare le influenze del genotipo al locus CSN1S1 sulla quantità e sulla qualità del latte di capre di razza Maltese. MATERIALI E METODI Al fine di costituire gruppi geneticamente omogenei, un nucleo di capre di razza Maltese è stato tipizzato al locus CSN1S1 secondo Ramunno et al. (5). Sulla base del genotipo sono stati costituiti tre gruppi di 5 capre ciascuno (forte: AA e BB; intermedio: FA e FB; debole: FF) omogenei per data ed ordine di parto. Non sono stati riscontrati soggetti caratterizzati da forme genetiche nulle. Durante la fase sperimentale (dal 12 maggio al 9 giugno), le capre sono state condotte quotidianamente su un pascolo naturale, nell’intervallo tra le due mungiture (dalle ore 9 alle ore 15). Al rientro in stalla, al termine della mungitura, è stata fornita loro un’integrazione di 300 g/d di concentrato costituito per il 20% da fava schiacciata e per l’80% da orzo e del fieno di veccia ad libitum. Con cadenza settimanale sono stati eseguiti 5 controlli individuali durante i quali è stata rilevata la produzione giornaliera di latte, prelevando un campione di 50 ml di latte per le analisi volte alla determinazione di grasso, proteine, lattosio, cellule somatiche (CCS) e acidi grassi liberi con il metodo all’infrarosso, pH, acidità titolabile (°SH/50 ml) per titolazione, urea con metodo enzimatico e parametri elastometrici a mezzo Formagraph, mentre è in corso di definizione la composizione acidica del grasso del latte. L’analisi statistica è stata condotta con un modello misto di ANOVA con i fattori fissi genotipo (forte, intermedio, debole) e giorno del controllo (1..5); le medie sono state testate con il t di Student. RISULTATI E CONSIDERAZIONI La produzione giornaliera di latte e la percentuale di grasso non hanno presentato differenze significative fra i gruppi. Al contrario differenze sono emerse a carico del contenuto in proteine totali e in caseina, che hanno evidenziato un trend negativo passando dal genotipo forte a quello debole, in accordo con l’ampia letteratura in materia. L’indice caseinico si è comunque ridotto esclusivamente nel latte delle capre con genotipo debole. Relativamente al contenuto in urea del latte, è emerso come le capre del gruppo forte presentino un valore significativamente più elevato, lasciando supporre un effetto sulla utilizzazione della proteina alimentare. Contrariamente a quanto riportato in letteratura sull’influenza del genotipo sulla percentuale di lattosio nel latte, sono emerse influenze statisticamente significative fra i tre gruppi di capre. Tale fenomeno potrebbe essere legato al diverso livello produttivo dei tre gruppi per la nota correlazione positiva con la produzione giornaliera di latte. Anche i parametri fisici considerati sono stati influenzati dal genotipo indagato: il pH e l’acidità titolabile del latte del gruppo debole sono risultati rispettivamente più alto e più basso degli altri gruppi. La maggiore acidità del latte del gruppo intermedio ha influenzato il tempo di coagulazione, che è risultato più basso rispetto al latte degli altri due gruppi. Il latte del genotipo forte si è fortemente differenziato da quello degli altri genotipi per la maggiore consistenza del coagulo (a 30), attribuibile al maggiore contenuto in caseina del latte.

Todaro, M., Di Grigoli, A., Tornambe, G., Di Gregorio, P., Giaccone, P., Bonanno, A. (2010). Influenza del genotipo per l'alfa s1 caseina sulla qualità del latte di capre Maltesi. In Large Animal Review, supplemento al n. 5, ottobre 2010, anno 16 (pp.109-109). Piacenza : Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito (SIVAR).

Influenza del genotipo per l'alfa s1 caseina sulla qualità del latte di capre Maltesi

TODARO, Massimo;DI GRIGOLI, Antonino;TORNAMBÈ, Gabriele;GIACCONE, Pietro;BONANNO, Adriana
2010-01-01

Abstract

INTRODUZIONE I numerosi studi sui polimorfismi lattoproteici della capra hanno evidenziato per il gene che codifica per l’alfa (s1)-caseina (CSN1S1) 17 alleli: A, B1, B2, B3, B4, C, D, E, F, G, O1, O2, H, I, L, M, N. Tali alleli sono stati associati a differenti tassi di sintesi di caseina e classificati in quattro gruppi quantitativi: alleli forti (A, B1, B2, B3, B4, C, H, L, M) intermedi (E ed I) e deboli (D, F e G) che sintetizzano rispettivamente un alto (circa 3,5 g/l), medio (circa 1,1 g/l), e basso (0,45 g/l) quantitativo di alfa (s1)-caseina, più alleli nulli (01, 02 e N) che non sintetizzano alfa (s1)-caseina (1, 2). Le varianti genetiche per l’alfa (s1)-caseina influenzano in misura più o meno marcata anche altri componenti del latte. Il latte di capre portatrici di alleli forti presenta maggiori percentuali di caseina, grasso, calcio e fosforo, minore diametro delle micelle caseiniche e pH più basso, aspetti che nell’insieme influenzano positivamente la consistenza e la velocità di formazione del coagulo (1, 2). E’ stato inoltre evidenziato che individui omozigoti AA producono un latte caratterizzato da un sapore e un odore ircino meno intenso rispetto a individui omozigoti FF (3). Recentemente è emerso che il polimorfismo al locus CSN1S1 influenza la composizione acidica del grasso del latte e in particolare gli acidi grassi a media catena e quelli derivanti dall’attività enzimatica della delta-9 desaturasi. Differenze significative sono riportate a carico degli acidi grassi saturi da C8 a C12 e per gli acidi palmitico, stearico, linoleico, oleico e rumenico (CLA); inoltre la maggior parte dei rapporti tra gli acidi grassi indicatori dell’attività della delta-9 desaturasi risultano influenzati dall’alfa (s1)-caseina (4). Scopo della ricerca è stato quello di evidenziare le influenze del genotipo al locus CSN1S1 sulla quantità e sulla qualità del latte di capre di razza Maltese. MATERIALI E METODI Al fine di costituire gruppi geneticamente omogenei, un nucleo di capre di razza Maltese è stato tipizzato al locus CSN1S1 secondo Ramunno et al. (5). Sulla base del genotipo sono stati costituiti tre gruppi di 5 capre ciascuno (forte: AA e BB; intermedio: FA e FB; debole: FF) omogenei per data ed ordine di parto. Non sono stati riscontrati soggetti caratterizzati da forme genetiche nulle. Durante la fase sperimentale (dal 12 maggio al 9 giugno), le capre sono state condotte quotidianamente su un pascolo naturale, nell’intervallo tra le due mungiture (dalle ore 9 alle ore 15). Al rientro in stalla, al termine della mungitura, è stata fornita loro un’integrazione di 300 g/d di concentrato costituito per il 20% da fava schiacciata e per l’80% da orzo e del fieno di veccia ad libitum. Con cadenza settimanale sono stati eseguiti 5 controlli individuali durante i quali è stata rilevata la produzione giornaliera di latte, prelevando un campione di 50 ml di latte per le analisi volte alla determinazione di grasso, proteine, lattosio, cellule somatiche (CCS) e acidi grassi liberi con il metodo all’infrarosso, pH, acidità titolabile (°SH/50 ml) per titolazione, urea con metodo enzimatico e parametri elastometrici a mezzo Formagraph, mentre è in corso di definizione la composizione acidica del grasso del latte. L’analisi statistica è stata condotta con un modello misto di ANOVA con i fattori fissi genotipo (forte, intermedio, debole) e giorno del controllo (1..5); le medie sono state testate con il t di Student. RISULTATI E CONSIDERAZIONI La produzione giornaliera di latte e la percentuale di grasso non hanno presentato differenze significative fra i gruppi. Al contrario differenze sono emerse a carico del contenuto in proteine totali e in caseina, che hanno evidenziato un trend negativo passando dal genotipo forte a quello debole, in accordo con l’ampia letteratura in materia. L’indice caseinico si è comunque ridotto esclusivamente nel latte delle capre con genotipo debole. Relativamente al contenuto in urea del latte, è emerso come le capre del gruppo forte presentino un valore significativamente più elevato, lasciando supporre un effetto sulla utilizzazione della proteina alimentare. Contrariamente a quanto riportato in letteratura sull’influenza del genotipo sulla percentuale di lattosio nel latte, sono emerse influenze statisticamente significative fra i tre gruppi di capre. Tale fenomeno potrebbe essere legato al diverso livello produttivo dei tre gruppi per la nota correlazione positiva con la produzione giornaliera di latte. Anche i parametri fisici considerati sono stati influenzati dal genotipo indagato: il pH e l’acidità titolabile del latte del gruppo debole sono risultati rispettivamente più alto e più basso degli altri gruppi. La maggiore acidità del latte del gruppo intermedio ha influenzato il tempo di coagulazione, che è risultato più basso rispetto al latte degli altri due gruppi. Il latte del genotipo forte si è fortemente differenziato da quello degli altri genotipi per la maggiore consistenza del coagulo (a 30), attribuibile al maggiore contenuto in caseina del latte.
set-2010
XIX Congresso Nazionale SIPAOC
Pesaro (Italia)
22-25 settembre 2010
XIX
2010
1
Todaro, M., Di Grigoli, A., Tornambe, G., Di Gregorio, P., Giaccone, P., Bonanno, A. (2010). Influenza del genotipo per l'alfa s1 caseina sulla qualità del latte di capre Maltesi. In Large Animal Review, supplemento al n. 5, ottobre 2010, anno 16 (pp.109-109). Piacenza : Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito (SIVAR).
Proceedings (atti dei congressi)
Todaro, M; Di Grigoli, A; Tornambe, G; Di Gregorio, P; Giaccone, P; Bonanno, A
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