Giunti all’ultimo anno della Programmazione di Coesione 2007-2013, il presente contributo mira a fare il punto sullo stato di avanzamento degli interventi regionali e nazionali dedicati alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico con una chiave di lettura che guardi alle novità previste dalla futura programmazione europea caratterizzata dalla ricerca di una maggiore integrazione nell’uso dei Fondi strutturali. In particolare la strategia per il periodo 2014 – 2020 prevede una attenzione particolare allo sviluppo territoriale (place-based – sollecitata in particolare dalle conclusioni del cosiddetto “Rapporto Barca”)(1), al partenariato sin dalle fasi di pro- gettazione degli interventi(2) e alla Smart Specialisation Strategy (S3)(3), ovvero a una programmazione che parta dalle peculiarità territoriali, dall’esplicitazione non solo dell’offerta ma anche della domanda territoriale (da un modello a Tripla Elica verso un modello a “quattro eliche”) e da una logica innovativa non più legata esclu- sivamente al settore ICT. Questa prospettiva ha indotto ad approfondire in particolare gli interventi del periodo 2007-2013 dedicati all’evoluzione di reti territoriali, Distretti Tecnologici, Cluster, Poli di eccellenza, Centri o parchi Scientifici o network.
MASSIMO ARNONE, CHIARA CAVALLARO (2016). L'INNOVAZIONE NEI TERRITORI. In Mangiameli S., G. Napolitano (a cura di), RAPPORTO SULLE REGIONI IN ITALIA 2015. Milano : IL SOLE 24 ORE.
L'INNOVAZIONE NEI TERRITORI
MASSIMO ARNONE
;
2016-01-01
Abstract
Giunti all’ultimo anno della Programmazione di Coesione 2007-2013, il presente contributo mira a fare il punto sullo stato di avanzamento degli interventi regionali e nazionali dedicati alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico con una chiave di lettura che guardi alle novità previste dalla futura programmazione europea caratterizzata dalla ricerca di una maggiore integrazione nell’uso dei Fondi strutturali. In particolare la strategia per il periodo 2014 – 2020 prevede una attenzione particolare allo sviluppo territoriale (place-based – sollecitata in particolare dalle conclusioni del cosiddetto “Rapporto Barca”)(1), al partenariato sin dalle fasi di pro- gettazione degli interventi(2) e alla Smart Specialisation Strategy (S3)(3), ovvero a una programmazione che parta dalle peculiarità territoriali, dall’esplicitazione non solo dell’offerta ma anche della domanda territoriale (da un modello a Tripla Elica verso un modello a “quattro eliche”) e da una logica innovativa non più legata esclu- sivamente al settore ICT. Questa prospettiva ha indotto ad approfondire in particolare gli interventi del periodo 2007-2013 dedicati all’evoluzione di reti territoriali, Distretti Tecnologici, Cluster, Poli di eccellenza, Centri o parchi Scientifici o network.File | Dimensione | Formato | |
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