Per Roberto Pane architettura e paesaggio rappresentavano un binomio inscindibile nella sua lunga attività di studioso e di promotore di azioni concrete per la tutela, la conservazione e lo sviluppo del territorio. L'impegno di Pane per la conoscenza e la conservazione integrata delle Ville Vesuviane ha origini molto lontane e si concretizza, inizialmente, con il volume "Ville vesuviane del Settecento", pubblicato a Napoli nel lontano 1959. Il volume (frutto anche della collaborazione di Giancarlo Aloiso, Paolo di Monda, Lucio Santoro e Arnaldo Venditti) e i tanti altri saggi, anche di denunzia, costituirono la base essenziale dell'attività di analisi dei numerosi documenti-monumenti della civiltà barocca e tardo barocca rappresentata dalle residenze suburbane del "Miglio d'Oro". Da questo fondamentale studio di Pane e dai suoi successivi appelli per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio delle ville vesuviane, scaturì la creazione dell'"Ente per le Ville Vesuviane", istituito con legge n. 578 del 29.7.1971. Alla stessa legge era allegato un elenco di ben 122 ville vesuviane del "Miglio d'Oro" censite e da tutelare. A quasi quaranta anni dalla nascita dell'Ente e a venti dalla scomparsa di Roberto Pane c'è ancora spazio per l'analisi e anche per l'individuazione dei successi nell'azione di tutela e conservazione di questo straordinario patrimonio, ma anche per comprendere le motivazioni degli insucessi e delle tante ferite aperte, a volte drammaticamente presenti, che aspettano, con estrema urgenza, di essere concretamente sanate.
Scaduto, R. (2010). L'impegno di Roberto Pane per la valorizzazione, tutela e conservazione delle Ville Vesuviane del Settecento. In S. Casiello, A. Pane, V. Russo (a cura di), Roberto Pane tra Storia e Restauro. Architettura, città, paesaggio. Atti del Convegno Nazionale di Studi (Napoli 27-28 ottobre 2008) (pp. 270-277). Venezia : Marsilio Editori s.p.a..
L'impegno di Roberto Pane per la valorizzazione, tutela e conservazione delle Ville Vesuviane del Settecento
SCADUTO, Rosario
2010-01-01
Abstract
Per Roberto Pane architettura e paesaggio rappresentavano un binomio inscindibile nella sua lunga attività di studioso e di promotore di azioni concrete per la tutela, la conservazione e lo sviluppo del territorio. L'impegno di Pane per la conoscenza e la conservazione integrata delle Ville Vesuviane ha origini molto lontane e si concretizza, inizialmente, con il volume "Ville vesuviane del Settecento", pubblicato a Napoli nel lontano 1959. Il volume (frutto anche della collaborazione di Giancarlo Aloiso, Paolo di Monda, Lucio Santoro e Arnaldo Venditti) e i tanti altri saggi, anche di denunzia, costituirono la base essenziale dell'attività di analisi dei numerosi documenti-monumenti della civiltà barocca e tardo barocca rappresentata dalle residenze suburbane del "Miglio d'Oro". Da questo fondamentale studio di Pane e dai suoi successivi appelli per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio delle ville vesuviane, scaturì la creazione dell'"Ente per le Ville Vesuviane", istituito con legge n. 578 del 29.7.1971. Alla stessa legge era allegato un elenco di ben 122 ville vesuviane del "Miglio d'Oro" censite e da tutelare. A quasi quaranta anni dalla nascita dell'Ente e a venti dalla scomparsa di Roberto Pane c'è ancora spazio per l'analisi e anche per l'individuazione dei successi nell'azione di tutela e conservazione di questo straordinario patrimonio, ma anche per comprendere le motivazioni degli insucessi e delle tante ferite aperte, a volte drammaticamente presenti, che aspettano, con estrema urgenza, di essere concretamente sanate.File | Dimensione | Formato | |
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