Per quanto destinata a soccombere sotto un plateale insuccesso, l’orazione pro Milone di Cicerone gode di una straordinaria fortuna nella tradizione seriore. Il contributo puntualizza le ragioni e le tappe di tale successo ‘a posteriori’, conferendo una particolare importanza all’opera di Quintiliano. Nella Institutio oratoria, infatti, si assiste ad una copiosa messe di citazioni del testo ciceroniano; esse, peraltro, appaiono tutte adoperate in contesti di particolare rilievo, ove il retore di età flavia si trovi a commentare la necessità di certi cambi di strategia argomentativa o, ancora, la proficuità di un uso multiplo della dottrina degli status, di cui Cicerone dà prova nella tractatio extra causam, che occupa i pp. 72-91 dell’orazione. La ricezione del testo viene poi seguita nelle opere di alcuni retori tardi, che pongono particolare attenzione ad aspetti di volta in volta differenti ma che costituiscono delle vere emergenze testuali, quali, tra tutti, il sapiente impiego ciceroniano della evidentia nella ricostruzione del momento dello scontro tra le due bande armate lungo la via Appia. A conferma poi della fortuna di lungo corso di cui godette l’orazione si cita il riuso che ne fece nel processo del cosiddetto massacro di Boston John Adams, giovane e brillante avvocato, futuro secondo presidente dei nuovi Stati Uniti d’America, ma, soprattutto, come si dimostra dalla lettura delle sue memorie, entusiasta lettore di Cicerone e della pro Milone in particolare.

Casamento, A. (2010). La pro Milone dopo la pro Milone. In Calboli Montefusco L. (a cura di), Papers on Rhetoric X (pp. 39-58). Roma : Herder editrice.

La pro Milone dopo la pro Milone

CASAMENTO, Alfredo
2010-01-01

Abstract

Per quanto destinata a soccombere sotto un plateale insuccesso, l’orazione pro Milone di Cicerone gode di una straordinaria fortuna nella tradizione seriore. Il contributo puntualizza le ragioni e le tappe di tale successo ‘a posteriori’, conferendo una particolare importanza all’opera di Quintiliano. Nella Institutio oratoria, infatti, si assiste ad una copiosa messe di citazioni del testo ciceroniano; esse, peraltro, appaiono tutte adoperate in contesti di particolare rilievo, ove il retore di età flavia si trovi a commentare la necessità di certi cambi di strategia argomentativa o, ancora, la proficuità di un uso multiplo della dottrina degli status, di cui Cicerone dà prova nella tractatio extra causam, che occupa i pp. 72-91 dell’orazione. La ricezione del testo viene poi seguita nelle opere di alcuni retori tardi, che pongono particolare attenzione ad aspetti di volta in volta differenti ma che costituiscono delle vere emergenze testuali, quali, tra tutti, il sapiente impiego ciceroniano della evidentia nella ricostruzione del momento dello scontro tra le due bande armate lungo la via Appia. A conferma poi della fortuna di lungo corso di cui godette l’orazione si cita il riuso che ne fece nel processo del cosiddetto massacro di Boston John Adams, giovane e brillante avvocato, futuro secondo presidente dei nuovi Stati Uniti d’America, ma, soprattutto, come si dimostra dalla lettura delle sue memorie, entusiasta lettore di Cicerone e della pro Milone in particolare.
2010
Settore L-FIL-LET/04 - Lingua E Letteratura Latina
Casamento, A. (2010). La pro Milone dopo la pro Milone. In Calboli Montefusco L. (a cura di), Papers on Rhetoric X (pp. 39-58). Roma : Herder editrice.
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