Un profondo e rinnovato interesse per la cultura del paesaggio ha segnato l’ultima fase del secolo scorso. Se, sulla scia della presa di coscienza della crisi ecologica e delle emergenze ambientali, vi era stato un atteggiamento di totale predominanza dei valori scientifico-ecologici, attorno alla metà degli anni Ottanta avviene un recupero della visione percettiva, oltre che storica e culturale, del paesaggio, causa ed effetto dell’emergere di una nuova sensibilità per la bellezza naturale e della riaffermazione dell’esperienza estetica che in essa si compie come dimensione progettuale per il paesaggio.
SFERRAZZA ANGELA KATIUSCIA (2008). Progettare per il paesaggio. AGATHÓN, 2008(2), 55-56.
Progettare per il paesaggio
SFERRAZZA, Angela Elena Katiuscia
2008-01-01
Abstract
Un profondo e rinnovato interesse per la cultura del paesaggio ha segnato l’ultima fase del secolo scorso. Se, sulla scia della presa di coscienza della crisi ecologica e delle emergenze ambientali, vi era stato un atteggiamento di totale predominanza dei valori scientifico-ecologici, attorno alla metà degli anni Ottanta avviene un recupero della visione percettiva, oltre che storica e culturale, del paesaggio, causa ed effetto dell’emergere di una nuova sensibilità per la bellezza naturale e della riaffermazione dell’esperienza estetica che in essa si compie come dimensione progettuale per il paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Agathon_2008_2.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
8.39 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.39 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.