Il Convegno “Post-pandemic Cities: le sfide dell’urbanistica dopo l’emergenza” nelle intenzioni, ma soprattutto negli esiti, ha rappresentato un’occasione di discussione promossa dalla Sezione Sicilia dell’INU per contribuire costruttivamente e attivamente al dibattito nazionale sul post-pandemia. In coerenza con la mission dell’Istituto, il convegno si è rivolto al panorama pluri-attoriale che oggi opera nelle città e nei territori mettendo in luce elementi di metodo, fronti di lavoro e modelli di azione per affrontare quella che sembra prefigurarsi come una nuova fase della disciplina. Sebbene la pandemia sia per sua natura una sfida di portata globale,il contributo assume una prospettiva dal Sud non tanto per limitarsi a discutere le conseguenze locali – e per molti aspetti marginali – di un fenomeno di livello globale, quanto per verificare se territori tradizionalmente distanti da dinamiche e processi globali mostrino una qualche forma di resilienza alla crisi in atto provando così a scardinare il presupposto epistemologico che da sempre lega alti livelli di sviluppo socio-economico a qualità della vita.
Giampino, A. (2020). Le sfide dell'urbanistica dopo l'emergenza. Elementi di metodo e modelli di azione per una nuova stagione. URBANISTICA INFORMAZIONI(290-291), 73-74.
Le sfide dell'urbanistica dopo l'emergenza. Elementi di metodo e modelli di azione per una nuova stagione
Giampino, A
2020-01-01
Abstract
Il Convegno “Post-pandemic Cities: le sfide dell’urbanistica dopo l’emergenza” nelle intenzioni, ma soprattutto negli esiti, ha rappresentato un’occasione di discussione promossa dalla Sezione Sicilia dell’INU per contribuire costruttivamente e attivamente al dibattito nazionale sul post-pandemia. In coerenza con la mission dell’Istituto, il convegno si è rivolto al panorama pluri-attoriale che oggi opera nelle città e nei territori mettendo in luce elementi di metodo, fronti di lavoro e modelli di azione per affrontare quella che sembra prefigurarsi come una nuova fase della disciplina. Sebbene la pandemia sia per sua natura una sfida di portata globale,il contributo assume una prospettiva dal Sud non tanto per limitarsi a discutere le conseguenze locali – e per molti aspetti marginali – di un fenomeno di livello globale, quanto per verificare se territori tradizionalmente distanti da dinamiche e processi globali mostrino una qualche forma di resilienza alla crisi in atto provando così a scardinare il presupposto epistemologico che da sempre lega alti livelli di sviluppo socio-economico a qualità della vita.File | Dimensione | Formato | |
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