L’obiettivo di intervenire nel tessuto edilizio della città antica privilegiando la storia e la conservazione dell’ambiente architettonico anima questo studio sulla sequenza dei palazzi lungo il Corso Vittorio Emanuele, l’asse fondativo della città di Palermo, e le relative facciate dall’aspetto degradato e stravolto. La ricerca ravvicinata su circa sessanta architetture civili inizialmente si è basata su un processo conoscitivo che si avvale dell’indagine storica, del rilievo geometrico, dell’analisi dei materiali costitutivi e del riconoscimento delle forme di degrado e di dissesto, anche in rapporto con le cause ambientali ed antropiche che le hanno prodotte. Lo studio si è poi concretizzato in un insieme di proposte progettuali che, pur nell’individualità dei casi, assume il senso di codice di intervento per la ricorrenza di alcune criticità sulle quali è possibile intervenire secondo procedure codificate. I progetti proposti rappresentano appunto applicazioni a casi concreti di dette procedure: gli interventi seguono indirizzi che consentono di recuperare la continuità dell’edilizia storica interrotta da incuria, sciatteria o tragici accadimenti, anche attraverso la riproposizione di materiali, tecniche costruttive e schemi lessicali che per secoli hanno caratterizzato l’architettura locale. Non si rinuncia inoltre a considerazioni che coinvolgono il contesto ambientale fisico e quello socio-economico: come esempio si cita la complessità delle soluzioni in grado di rispettare l’immagine e l’evoluzione storica dell’edificio, senza con ciò trascurare e deprimere le esigenze economiche dei piani terreni a destinazione commerciale.
Fatta, G., Campisi, T., Li Castri, M., Vinci, C. (2010). Corso Vittorio Emanuele a Palermo, uno studio per riqualificare i palazzi.
Corso Vittorio Emanuele a Palermo, uno studio per riqualificare i palazzi
FATTA, Giovanni;CAMPISI, Tiziana;LI CASTRI, Mario;VINCI, Calogero
2010-01-01
Abstract
L’obiettivo di intervenire nel tessuto edilizio della città antica privilegiando la storia e la conservazione dell’ambiente architettonico anima questo studio sulla sequenza dei palazzi lungo il Corso Vittorio Emanuele, l’asse fondativo della città di Palermo, e le relative facciate dall’aspetto degradato e stravolto. La ricerca ravvicinata su circa sessanta architetture civili inizialmente si è basata su un processo conoscitivo che si avvale dell’indagine storica, del rilievo geometrico, dell’analisi dei materiali costitutivi e del riconoscimento delle forme di degrado e di dissesto, anche in rapporto con le cause ambientali ed antropiche che le hanno prodotte. Lo studio si è poi concretizzato in un insieme di proposte progettuali che, pur nell’individualità dei casi, assume il senso di codice di intervento per la ricorrenza di alcune criticità sulle quali è possibile intervenire secondo procedure codificate. I progetti proposti rappresentano appunto applicazioni a casi concreti di dette procedure: gli interventi seguono indirizzi che consentono di recuperare la continuità dell’edilizia storica interrotta da incuria, sciatteria o tragici accadimenti, anche attraverso la riproposizione di materiali, tecniche costruttive e schemi lessicali che per secoli hanno caratterizzato l’architettura locale. Non si rinuncia inoltre a considerazioni che coinvolgono il contesto ambientale fisico e quello socio-economico: come esempio si cita la complessità delle soluzioni in grado di rispettare l’immagine e l’evoluzione storica dell’edificio, senza con ciò trascurare e deprimere le esigenze economiche dei piani terreni a destinazione commerciale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.