La critica al sostanzialismo ed al solipsismo cartesiani e l'elaborazione di una concezione naturalista ed antisostanzialista della mente hanno storicamente comportato, da David hume al funzionalismo ed alle scienze cognitive contemporanee, l'affermarsi di un atteggiamento eliminativista nei confronti del sè quale si dà ad esempio nella "narrative view" di Daniel Dennett e nella teoria della mente estesa di David Chalmers ed Andy Clark. Scopo di questo saggio è argomentare che la connessione essenziale tra mente e individualità può sopravvivere alla crisi del paradigma cartesiano mediante una rilettura del sè come processo causalmente reale e biologicamente incorporato quale si evince dalla teoria della coscienza di Antonio Damasio, mostrando inoltre come le tesi di Damasio possano trovare nel naturalismo non riduzionista di John Searle, e segnatamente nella sua teoria dell'autoreferenzialità causale di percezione e azione, il proprio corrispettivo dal punto di vista dell'analisi logica dei fenomeni mentali.
Vicari, G. (2008). Incorporazione non riduttiva ed autoreferenzialità causale. Note per una concezione realista del sé nella teoria della coscienza di Antonio Damasio e nella filosofia della mente di John R. Searle. In F. Di Lorenzo Ajello (a cura di), Razionalità, verità e mente (pp. 207-220). Milano : Mondadori.
Incorporazione non riduttiva ed autoreferenzialità causale. Note per una concezione realista del sé nella teoria della coscienza di Antonio Damasio e nella filosofia della mente di John R. Searle
VICARI, Giuseppe
2008-01-01
Abstract
La critica al sostanzialismo ed al solipsismo cartesiani e l'elaborazione di una concezione naturalista ed antisostanzialista della mente hanno storicamente comportato, da David hume al funzionalismo ed alle scienze cognitive contemporanee, l'affermarsi di un atteggiamento eliminativista nei confronti del sè quale si dà ad esempio nella "narrative view" di Daniel Dennett e nella teoria della mente estesa di David Chalmers ed Andy Clark. Scopo di questo saggio è argomentare che la connessione essenziale tra mente e individualità può sopravvivere alla crisi del paradigma cartesiano mediante una rilettura del sè come processo causalmente reale e biologicamente incorporato quale si evince dalla teoria della coscienza di Antonio Damasio, mostrando inoltre come le tesi di Damasio possano trovare nel naturalismo non riduzionista di John Searle, e segnatamente nella sua teoria dell'autoreferenzialità causale di percezione e azione, il proprio corrispettivo dal punto di vista dell'analisi logica dei fenomeni mentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.