Il lavoro analizza la dinamica delle PMI meridionali nel periodo della crisi (ultimo trimestre 2008 e 2009) mettendola a confronto con quella media nazionale, anche con riferimento ai segmenti più dinamici dell’industria meridionale che si presentano come i più idonei a fronteggiare i principali effetti della crisi e a fornire risposte in merito all’avvio di processi di ristrutturazione produttiva. In tal senso, si esamina l’andamento aggregato delle PMI meridionali nel periodo della crisi, confrontando la dinamica di tali imprese con quella delle PMI centro-settentrionali e successivamente ci si sofferma sulle dinamiche manifestate dalle PMI nei diversi settori e sulle eventuali risposte differenziali alla crisi da parte delle piccole imprese (da 6 a 49 addetti) e delle medie imprese (da 50 a 250 addetti). Ci si concentra quindi su tre segmenti particolarmente avanzati del tessuto produttivo meridionale osservandone la risposta al periodo di crisi in rapporto a quanto avviene per le imprese appartenenti agli stessi segmenti localizzate nel Centro-Nord. In sintonia con la letteratura esistente sulla “middle class” di impresa, i segmenti presi in considerazione sono quello delle imprese facenti parte di gruppi, quello delle imprese che esportano e le società di capitali. Nel paragrafo conclusivo si effettuano alcune considerazioni di policy.

Capuano, G., Rinaldi, A.C., Vacca, S., Cacciaglia, R., Giusti, G., Pini, M., et al. (2009). Le PMI del Mezzogiorno nel tunnel della crisi. In I.T. Unioncamere (a cura di), Le piccole e medie imprese nell'economia italiana. Rapporto 2009. Riorganizzazione e riposizionamento delle PMI italiane «oltre» la crisi (pp. 148-185). Milano : Franco Angeli.

Le PMI del Mezzogiorno nel tunnel della crisi

MAZZOLA, Fabio
2009-01-01

Abstract

Il lavoro analizza la dinamica delle PMI meridionali nel periodo della crisi (ultimo trimestre 2008 e 2009) mettendola a confronto con quella media nazionale, anche con riferimento ai segmenti più dinamici dell’industria meridionale che si presentano come i più idonei a fronteggiare i principali effetti della crisi e a fornire risposte in merito all’avvio di processi di ristrutturazione produttiva. In tal senso, si esamina l’andamento aggregato delle PMI meridionali nel periodo della crisi, confrontando la dinamica di tali imprese con quella delle PMI centro-settentrionali e successivamente ci si sofferma sulle dinamiche manifestate dalle PMI nei diversi settori e sulle eventuali risposte differenziali alla crisi da parte delle piccole imprese (da 6 a 49 addetti) e delle medie imprese (da 50 a 250 addetti). Ci si concentra quindi su tre segmenti particolarmente avanzati del tessuto produttivo meridionale osservandone la risposta al periodo di crisi in rapporto a quanto avviene per le imprese appartenenti agli stessi segmenti localizzate nel Centro-Nord. In sintonia con la letteratura esistente sulla “middle class” di impresa, i segmenti presi in considerazione sono quello delle imprese facenti parte di gruppi, quello delle imprese che esportano e le società di capitali. Nel paragrafo conclusivo si effettuano alcune considerazioni di policy.
2009
Capuano, G., Rinaldi, A.C., Vacca, S., Cacciaglia, R., Giusti, G., Pini, M., et al. (2009). Le PMI del Mezzogiorno nel tunnel della crisi. In I.T. Unioncamere (a cura di), Le piccole e medie imprese nell'economia italiana. Rapporto 2009. Riorganizzazione e riposizionamento delle PMI italiane «oltre» la crisi (pp. 148-185). Milano : Franco Angeli.
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