L’architettura e la sua interpretazione è tra i temi che Cesare Brandi ha esplorato con continuità nei suoi scritti, intrecciando la questione centrale dell’architettura con quelle della sua tutela e del suo restauro. Per dirla con le parole di Argan, l’analisi di un’opera d’arte si pone tra i due poli della “materia strutturata”, nella sua unità, e del “processo di strutturazione”, come insieme di esperienze stratificate e sistema di relazioni. Termini tra cui sembra oscillare la cultura del restauro volta ad una lettura critica dei testi architettonici che sia premessa all’intervento. Il saggio guarda a Brandi come interlocutore centrale del dibattito architettonico del tempo: l’esame delle sue prese di posizione nei confronti di questo tema, serve a rendere conto di assonanze e tangenze nel pensiero sull’architettura e sul restauro di teorici e di operatori. La relazione tra Brandi, il restauro critico e la specifica posizione di Renato Bonelli è al centro della disamina condotta sulla “realtà pura” dell’opera d’arte, per recepire la quale occorre disporsi al di sopra del segmento degli strati culturali, per cogliere al vivo la struttura che ne organizza i contenuti, su quello che si può chiamare il piano o il livello della “percettibilità immediata”.
CANGELOSI A (2008). LA LETTURA STORICO CRITICA DELL'ARCHITETTURA NEL RESTAURO DEL SECONDO NOVECENTO. In A. CANGELOSI, M.R. VITALE A CURA DI (a cura di), BRANDI E L'ARCHITETTURA (pp. 135-144). SIRACUSA : LOMBARDI.
LA LETTURA STORICO CRITICA DELL'ARCHITETTURA NEL RESTAURO DEL SECONDO NOVECENTO
CANGELOSI, Antonella
2008-01-01
Abstract
L’architettura e la sua interpretazione è tra i temi che Cesare Brandi ha esplorato con continuità nei suoi scritti, intrecciando la questione centrale dell’architettura con quelle della sua tutela e del suo restauro. Per dirla con le parole di Argan, l’analisi di un’opera d’arte si pone tra i due poli della “materia strutturata”, nella sua unità, e del “processo di strutturazione”, come insieme di esperienze stratificate e sistema di relazioni. Termini tra cui sembra oscillare la cultura del restauro volta ad una lettura critica dei testi architettonici che sia premessa all’intervento. Il saggio guarda a Brandi come interlocutore centrale del dibattito architettonico del tempo: l’esame delle sue prese di posizione nei confronti di questo tema, serve a rendere conto di assonanze e tangenze nel pensiero sull’architettura e sul restauro di teorici e di operatori. La relazione tra Brandi, il restauro critico e la specifica posizione di Renato Bonelli è al centro della disamina condotta sulla “realtà pura” dell’opera d’arte, per recepire la quale occorre disporsi al di sopra del segmento degli strati culturali, per cogliere al vivo la struttura che ne organizza i contenuti, su quello che si può chiamare il piano o il livello della “percettibilità immediata”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.