Il lavoro si inquadra nella prospettiva della ricerca sulla valutazione e lo studio scientifico del lavoro clinico e psicoterapeutico e mira alla condivisione e allo scambio, scientificamente qualificato, di procedure, metodi e strumenti di indagine su sistemi dinamici complessi, in direzione del miglioramento della qualità della clinica (Lambert, Hill, 1994; Del Corno, Lang, 1998; Roth, Fonagy, 1996; Di Nuovo et al., 1998; Burlingame et al., 2003). Viene proposto un modello di lavoro con la malattia mentale grave, e specificamente l’opportunità clinica dell’intervento gruppale e del contesto delle Comunità Terapeutiche, strutture territoriali che accolgono tipologie di pazienti prima istituzionalizzati negli ospedali psichiatrici, e che si configurano, oggi, come luoghi nei quali viene significativamente giocata la sfida della presa in carico e della formulazione di reali progetti di riabilitazione e di reinserimento (Pietropolli Charmet, 1998; Pedriali, 1998; Vigorelli, 1994; D’Elia, 1998; Barone, Bellia, 2000). E’ centrale l’attenzione alla dimensione multipersonale e allo strumento gruppo come elementi essenziali dell’esperienza di “cura”: i gruppi, a vario titolo e con ambiti diversi di applicazione, concepiti come luoghi di esperienza condivisa, ma anche, come “spazi mentali”, spazi di riflessione, luoghi di elaborazione di quanto avviene nel mondo interno e nel mondo esterno dei partecipanti al gruppo stesso. Vengono presentati alcuni risultati delle osservazioni empiriche condotte in tre gruppi gruppoanalitici che si tengono all’interno di una Comunità Terapeutica per pazienti gravi e alcuni dati sull’osservazione delle reti relazionali esterne con cui la Comunità lavora. Gli strumenti utilizzati sono: il Codice di Analisi dello Stile del Campo Terapeutico (S.Ca.T.; Pontalti et al., 1998), una Intervista semi strutturata e il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Territoriale (DSSVT). Il lavoro consente di evidenziare alcuni interessanti nodi del funzionamento del progetto terapeutico della comunità, che ha, esplicitamente, posto al centro della sua attenzione la relazione e la creazione di reti di comunicazione e di scambio significative, all’interno e all’esterno della Comunità.
GIORDANO, C., GIANNONE, F. (2005). Contesti relazionali e campi terapeutici: la valutazione delle reti di cura dentro e fuori una comunità terapeutica per pazienti gravi.. In FASOLO, F; AMBROSIANO, I; CORDIOLI, a;. Padova : Cleup.
Contesti relazionali e campi terapeutici: la valutazione delle reti di cura dentro e fuori una comunità terapeutica per pazienti gravi.
GIORDANO, Cecilia;GIANNONE, Francesca
2005-01-01
Abstract
Il lavoro si inquadra nella prospettiva della ricerca sulla valutazione e lo studio scientifico del lavoro clinico e psicoterapeutico e mira alla condivisione e allo scambio, scientificamente qualificato, di procedure, metodi e strumenti di indagine su sistemi dinamici complessi, in direzione del miglioramento della qualità della clinica (Lambert, Hill, 1994; Del Corno, Lang, 1998; Roth, Fonagy, 1996; Di Nuovo et al., 1998; Burlingame et al., 2003). Viene proposto un modello di lavoro con la malattia mentale grave, e specificamente l’opportunità clinica dell’intervento gruppale e del contesto delle Comunità Terapeutiche, strutture territoriali che accolgono tipologie di pazienti prima istituzionalizzati negli ospedali psichiatrici, e che si configurano, oggi, come luoghi nei quali viene significativamente giocata la sfida della presa in carico e della formulazione di reali progetti di riabilitazione e di reinserimento (Pietropolli Charmet, 1998; Pedriali, 1998; Vigorelli, 1994; D’Elia, 1998; Barone, Bellia, 2000). E’ centrale l’attenzione alla dimensione multipersonale e allo strumento gruppo come elementi essenziali dell’esperienza di “cura”: i gruppi, a vario titolo e con ambiti diversi di applicazione, concepiti come luoghi di esperienza condivisa, ma anche, come “spazi mentali”, spazi di riflessione, luoghi di elaborazione di quanto avviene nel mondo interno e nel mondo esterno dei partecipanti al gruppo stesso. Vengono presentati alcuni risultati delle osservazioni empiriche condotte in tre gruppi gruppoanalitici che si tengono all’interno di una Comunità Terapeutica per pazienti gravi e alcuni dati sull’osservazione delle reti relazionali esterne con cui la Comunità lavora. Gli strumenti utilizzati sono: il Codice di Analisi dello Stile del Campo Terapeutico (S.Ca.T.; Pontalti et al., 1998), una Intervista semi strutturata e il Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Territoriale (DSSVT). Il lavoro consente di evidenziare alcuni interessanti nodi del funzionamento del progetto terapeutico della comunità, che ha, esplicitamente, posto al centro della sua attenzione la relazione e la creazione di reti di comunicazione e di scambio significative, all’interno e all’esterno della Comunità.File | Dimensione | Formato | |
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