Nell'ambito di ricerche fitosociologiche nell'area egea vengono presentati i risultati relativi alle formazioni forestali attualmente osservabili nelle isole dell'Egeo meridionale. Questo tipo di vegetazione è stato in precedenza oggetto di studio da parte di vari autori, fra cui in particolare Krause et al. (1963), Zohary & Orshan (1966), Barbero & Quezel (1980), Costa et al. (1984) e Géhu et al. (1989, 1990, 1992), che hanno esaminato sotto il profilo fitosociologico alcune isole dell'Egeo quali Eubea, Creta, Rodi e Karpatos. Allo scopo di ampliare le conoscenze su quest'area del Mediterraneo, ancora poco nota dal punto di vista vegetazionale, sono state effettuate indagini su numerose isole dell'arcipelago delle Cicladi e del Dodecaneso e a Creta. Sulla base dei dati di letteratura e di numerosi rilievi personali inediti, in questo territorio si rinvengono boschi termofili sempreverdi rappresentati da querceti a Quercus ilex e a Q. calliprinos, pinete a Pinus brutia, cipresseti a Cupressus sempervirens, come pure boschi decidui a Quercus brachyphylla, Q. macrolepis e Q. crispata. Frequenti sono pure varî tipi di macchia a Juniperus turbinata, a J. macrocarpa, a Pistacia lentiscus, ad Euphorbia dendroides e a Ceratonia siliqua. Altre formazioni presenti sono le ripisilve a Platanus orientalis e le boscaglie igrofile a Nerium oleader e a Vitex agnus-castus. Per quanto riguarda il loro inquadramento fitosociologico, è da rilevare che con l’eccezione delle formazioni igrofile, gli aspetti forestali rientrano tutti nella classe Quercetea ilicis. In seno a quest’ultima si distinguono formazioni più mesofile, appartenenti ai Quercetalia ilicis ed all’alleanza Erico-Quercion ilicis, e formazioni più xerofile dei Pistacio-Rhamnetalia alaterni. Quest’ultimo ordine è rappresentato nell’area studiata da diverse alleanze, quali il Ceratonio-Pistacion lentisci, relativo agli arbusteti marcatamente xerofili prevalentemente costieri o semirupestri, il Quercion calliprini, comprendente le formazioni boschive del piano basale e submontano, il Cupresso-Acerion sempervirentis, del piano montano, lo Juniperion turbinatae dei litorali sabbiosi ed infine l’Ericion arboreae, raggruppante gli aspetti arbustivi di degradazione del Quercion calliprini e dell’Erico-Quercion ilicis.I boschi ripariali rientrano invece nel Platanion orientalis, alleanza dei Populetalia albae, mentre gli arbusteti frequenti lungo i corsi d’acqua sono da ascrivere ai Nerio-Tamaricetea, in seno alla quale è stata individuata una nuova aleanza, il Rubo sancti-Nerion oleandri, vicariante orientale del Rubo-Nerion oleandri.
BRULLO, S., GUARINO, R., MINISSALE, P., SCELSI, F., SPAMPINATO, G. (2004). Contributo alla conoscenza della vegetazione forestale dell’Egeo. COLLOQUES PHYTOSOCIOLOGIQUES, 28, 401-466.
Contributo alla conoscenza della vegetazione forestale dell’Egeo.
GUARINO, Riccardo;
2004-01-01
Abstract
Nell'ambito di ricerche fitosociologiche nell'area egea vengono presentati i risultati relativi alle formazioni forestali attualmente osservabili nelle isole dell'Egeo meridionale. Questo tipo di vegetazione è stato in precedenza oggetto di studio da parte di vari autori, fra cui in particolare Krause et al. (1963), Zohary & Orshan (1966), Barbero & Quezel (1980), Costa et al. (1984) e Géhu et al. (1989, 1990, 1992), che hanno esaminato sotto il profilo fitosociologico alcune isole dell'Egeo quali Eubea, Creta, Rodi e Karpatos. Allo scopo di ampliare le conoscenze su quest'area del Mediterraneo, ancora poco nota dal punto di vista vegetazionale, sono state effettuate indagini su numerose isole dell'arcipelago delle Cicladi e del Dodecaneso e a Creta. Sulla base dei dati di letteratura e di numerosi rilievi personali inediti, in questo territorio si rinvengono boschi termofili sempreverdi rappresentati da querceti a Quercus ilex e a Q. calliprinos, pinete a Pinus brutia, cipresseti a Cupressus sempervirens, come pure boschi decidui a Quercus brachyphylla, Q. macrolepis e Q. crispata. Frequenti sono pure varî tipi di macchia a Juniperus turbinata, a J. macrocarpa, a Pistacia lentiscus, ad Euphorbia dendroides e a Ceratonia siliqua. Altre formazioni presenti sono le ripisilve a Platanus orientalis e le boscaglie igrofile a Nerium oleader e a Vitex agnus-castus. Per quanto riguarda il loro inquadramento fitosociologico, è da rilevare che con l’eccezione delle formazioni igrofile, gli aspetti forestali rientrano tutti nella classe Quercetea ilicis. In seno a quest’ultima si distinguono formazioni più mesofile, appartenenti ai Quercetalia ilicis ed all’alleanza Erico-Quercion ilicis, e formazioni più xerofile dei Pistacio-Rhamnetalia alaterni. Quest’ultimo ordine è rappresentato nell’area studiata da diverse alleanze, quali il Ceratonio-Pistacion lentisci, relativo agli arbusteti marcatamente xerofili prevalentemente costieri o semirupestri, il Quercion calliprini, comprendente le formazioni boschive del piano basale e submontano, il Cupresso-Acerion sempervirentis, del piano montano, lo Juniperion turbinatae dei litorali sabbiosi ed infine l’Ericion arboreae, raggruppante gli aspetti arbustivi di degradazione del Quercion calliprini e dell’Erico-Quercion ilicis.I boschi ripariali rientrano invece nel Platanion orientalis, alleanza dei Populetalia albae, mentre gli arbusteti frequenti lungo i corsi d’acqua sono da ascrivere ai Nerio-Tamaricetea, in seno alla quale è stata individuata una nuova aleanza, il Rubo sancti-Nerion oleandri, vicariante orientale del Rubo-Nerion oleandri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.