Il lavoro si sofferma sulla prassi presidenziale in tema di controllo sugli atti legislativi e con forza di legge, al fine di evdenziare le implicazioni della stessa nel sistema delle fonti nonchè sulla forma di governo, avendo particolare riguardo ai rapporti con il Parlamento ed il Governo. Prendendo spunto dalla promulgazione del "lodo Alfano, del "pacchetto sicurezza 2009" e della legge di conversione del "decreto legge anticrisi 2009" e della contestuale emanazione del decreto legge della stessa, nonchè dal rifiuto di emanzione del decreto legge relativo al caso Englaro, lo scritto evidenzia il ruolo di preminente centralità che ha assunto il Capo dello Stato, sovente travalicando lo stretto disposto costituzionale. Ciò parrebbe essere "giustificato" dall''attuale contesto sociale, politico ed economico e dalla "perdità di legittimazione" del sistema politico. Il ruolo svolto dal Presidente della Repubblica in questo ambito induce inoltre ad altre due considerzioni. La prima è relativa alla necessaria differziane del controllo svolto dal Capo dello Stato e quello svolto dalla Corte costituzionale sugli atti legislativi e con forza di legge; la seconda è relativa al ruolo odierno della legge, in un sistema in cui il primo interlocutore dello stesso Presidente in questo ambito non è più il Parlamento, ma bensì il Governo, ad evidenziare la restrizione della capacità di determinazione legislativa del primo per l''estensione del potere normativo del secondo.
Bucalo, M.E. (2009). La prassi presidenziale in tema di controllo sulle leggi e sugli atti con forza di legge: riflessioni sul sistema delle fonti e sui rapporti fra Presidente della Repubblica, Parlamento e Governo. OSSERVATORIO SULLE FONTI, 2008.
La prassi presidenziale in tema di controllo sulle leggi e sugli atti con forza di legge: riflessioni sul sistema delle fonti e sui rapporti fra Presidente della Repubblica, Parlamento e Governo
BUCALO, Maria Esmeralda
2009-01-01
Abstract
Il lavoro si sofferma sulla prassi presidenziale in tema di controllo sugli atti legislativi e con forza di legge, al fine di evdenziare le implicazioni della stessa nel sistema delle fonti nonchè sulla forma di governo, avendo particolare riguardo ai rapporti con il Parlamento ed il Governo. Prendendo spunto dalla promulgazione del "lodo Alfano, del "pacchetto sicurezza 2009" e della legge di conversione del "decreto legge anticrisi 2009" e della contestuale emanazione del decreto legge della stessa, nonchè dal rifiuto di emanzione del decreto legge relativo al caso Englaro, lo scritto evidenzia il ruolo di preminente centralità che ha assunto il Capo dello Stato, sovente travalicando lo stretto disposto costituzionale. Ciò parrebbe essere "giustificato" dall''attuale contesto sociale, politico ed economico e dalla "perdità di legittimazione" del sistema politico. Il ruolo svolto dal Presidente della Repubblica in questo ambito induce inoltre ad altre due considerzioni. La prima è relativa alla necessaria differziane del controllo svolto dal Capo dello Stato e quello svolto dalla Corte costituzionale sugli atti legislativi e con forza di legge; la seconda è relativa al ruolo odierno della legge, in un sistema in cui il primo interlocutore dello stesso Presidente in questo ambito non è più il Parlamento, ma bensì il Governo, ad evidenziare la restrizione della capacità di determinazione legislativa del primo per l''estensione del potere normativo del secondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.