Il volume ha un impianto spiccatamente duale, che riflettendosi sul testo e marcandone la struttura riesce a produrre un confronto serrato nel quale la specificità degli sguardi non si disperde né confonde, alimentando un fitto gioco di rimandi e allacciamenti. L’introduzione, nella versione sdoppiata messa a punto dai curatori, svela pur non tematizzandolo esplicitamente il primo punto di contatto fra i due oriz- zonti disciplinari. Tanto la geografia quanto lo studio della letteratura vengono infatti presentati al lettore come discipline in crisi, attraversate cioè da trasformazioni profonde che ne hanno in tempi recenti messo radicalmente in questione i confini. Ed è proprio a partire da questa condizione di fragilità che diviene possibile e forse necessario inscrivere nuovi legami fra apparati teorici e oggetti di ricerca differenti. Se la città appare sempre più opaca e bisognosa di strumenti e percorsi interpretativi, la letteratura, con il suo immenso potenziale di storie e di immaginazioni, può allora rappresentare una chiave di accesso decisiva. Le fitte e complesse relazioni che legano insieme spazi urbani e testi letterari costituiscono così il terreno sul quale gli autori del volume sono chiamati a cimentarsi.
GIUBILARO, C. (2015). Recensione di La geografia del racconto. Sguardi interdisciplinari sul paesaggio urbano nella narrativa italiana contemporanea, a cura di Davide Papotti, Franco Tomasi.
Recensione di La geografia del racconto. Sguardi interdisciplinari sul paesaggio urbano nella narrativa italiana contemporanea, a cura di Davide Papotti, Franco Tomasi
GIUBILARO, Chiara
2015-01-01
Abstract
Il volume ha un impianto spiccatamente duale, che riflettendosi sul testo e marcandone la struttura riesce a produrre un confronto serrato nel quale la specificità degli sguardi non si disperde né confonde, alimentando un fitto gioco di rimandi e allacciamenti. L’introduzione, nella versione sdoppiata messa a punto dai curatori, svela pur non tematizzandolo esplicitamente il primo punto di contatto fra i due oriz- zonti disciplinari. Tanto la geografia quanto lo studio della letteratura vengono infatti presentati al lettore come discipline in crisi, attraversate cioè da trasformazioni profonde che ne hanno in tempi recenti messo radicalmente in questione i confini. Ed è proprio a partire da questa condizione di fragilità che diviene possibile e forse necessario inscrivere nuovi legami fra apparati teorici e oggetti di ricerca differenti. Se la città appare sempre più opaca e bisognosa di strumenti e percorsi interpretativi, la letteratura, con il suo immenso potenziale di storie e di immaginazioni, può allora rappresentare una chiave di accesso decisiva. Le fitte e complesse relazioni che legano insieme spazi urbani e testi letterari costituiscono così il terreno sul quale gli autori del volume sono chiamati a cimentarsi.File | Dimensione | Formato | |
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