L'amministrazione della giustizia costituisce uno dei tratti che maggiormente caratterizzano le realtà politico-istituzionali municipali, così come esse si strutturavano in Sicilia all'indomani del Vespro. L'intreccio fra amministrazione e governo della città, relazioni di questa con la struttura complessiva della monarchia, ed esercizio della giurisdizione può divenire una chiave di lettura che - attraverso la ricostruzione dell'iter di formazione, delle modalità di azione e del ruolo politico delle magistrature delle città demaniali del regno di Sicilia nel tardo medioevo - conduce all'identificazione di un nodo di estrema rilevanza per la definizione dell'integrazione dei differenti ambiti giurisdizionali nel complesso istituzionale del regno. Per la fondamentale importanza che riveste la documentazione prodotta dalla Corte Pretoriana - il tribunale civile - di Palermo nel XIV secolo, nel mostrare i diversi livelli dell'intreccio di cui si è detto, e insieme nell'illustrare l'effettivo svolgimento dei procedimenti civili, quella magistratura è stata assunta come oggetto d'indagine privilegiato, ma le considerazioni che si svolgono in questo lavoro hanno l'ambizione di investire problemi più generali. La prima parte del volume è dedicata all'assetto istituzionale del regno di Sicilia nel tardo medioevo con particolare riguardo alle magistrature giudiziarie, all'esame delle fasi di sedimentazione della normativa sulla procedura civile fra XIII e XV secolo, e alle modalità dell'amministrazione della giustizia nell'ambito delle città demaniali, soprattutto in relazione alla condizione privilegiata delle maggiori fra queste. La seconda parte riguarda la prassi processual-civilistica, così come essa si può ricavare dall'incrocio dei dati tratti dalla documentazione giudiziaria prodotta dal tribunale palermitano e dalle normativa processuale del regno, verificandone le originalità e le corrispondenze con la prassi del diritto comune. Poiché quella della Corte Pretoriana è l'unica documentazione giudiziaria seriale che si sia conservata in Sicilia per il XIV secolo, è possibile utilizzarla come fonte primaria per la ricostruzione del processo civile tout-court: i dati documentari sono stati integrati con la legislazione - regia e cittadina - per spiegare e verificare in concreto l'applicazione della normativa e colmare ove possibile le lacune dettate dalla difficoltà oggettiva di ricostruire una o più prassi procedurali non ancora perfettamente configurate

PASCIUTA B (2008). Scritture giudiziarie e scritture amministrative: la cancelleria cittadina a Palermo nel XIV secolo. RM RIVISTA, 9(1) [10.6092/1593-2214/110].

Scritture giudiziarie e scritture amministrative: la cancelleria cittadina a Palermo nel XIV secolo

PASCIUTA, Beatrice
2008-01-01

Abstract

L'amministrazione della giustizia costituisce uno dei tratti che maggiormente caratterizzano le realtà politico-istituzionali municipali, così come esse si strutturavano in Sicilia all'indomani del Vespro. L'intreccio fra amministrazione e governo della città, relazioni di questa con la struttura complessiva della monarchia, ed esercizio della giurisdizione può divenire una chiave di lettura che - attraverso la ricostruzione dell'iter di formazione, delle modalità di azione e del ruolo politico delle magistrature delle città demaniali del regno di Sicilia nel tardo medioevo - conduce all'identificazione di un nodo di estrema rilevanza per la definizione dell'integrazione dei differenti ambiti giurisdizionali nel complesso istituzionale del regno. Per la fondamentale importanza che riveste la documentazione prodotta dalla Corte Pretoriana - il tribunale civile - di Palermo nel XIV secolo, nel mostrare i diversi livelli dell'intreccio di cui si è detto, e insieme nell'illustrare l'effettivo svolgimento dei procedimenti civili, quella magistratura è stata assunta come oggetto d'indagine privilegiato, ma le considerazioni che si svolgono in questo lavoro hanno l'ambizione di investire problemi più generali. La prima parte del volume è dedicata all'assetto istituzionale del regno di Sicilia nel tardo medioevo con particolare riguardo alle magistrature giudiziarie, all'esame delle fasi di sedimentazione della normativa sulla procedura civile fra XIII e XV secolo, e alle modalità dell'amministrazione della giustizia nell'ambito delle città demaniali, soprattutto in relazione alla condizione privilegiata delle maggiori fra queste. La seconda parte riguarda la prassi processual-civilistica, così come essa si può ricavare dall'incrocio dei dati tratti dalla documentazione giudiziaria prodotta dal tribunale palermitano e dalle normativa processuale del regno, verificandone le originalità e le corrispondenze con la prassi del diritto comune. Poiché quella della Corte Pretoriana è l'unica documentazione giudiziaria seriale che si sia conservata in Sicilia per il XIV secolo, è possibile utilizzarla come fonte primaria per la ricostruzione del processo civile tout-court: i dati documentari sono stati integrati con la legislazione - regia e cittadina - per spiegare e verificare in concreto l'applicazione della normativa e colmare ove possibile le lacune dettate dalla difficoltà oggettiva di ricostruire una o più prassi procedurali non ancora perfettamente configurate
2008
PASCIUTA B (2008). Scritture giudiziarie e scritture amministrative: la cancelleria cittadina a Palermo nel XIV secolo. RM RIVISTA, 9(1) [10.6092/1593-2214/110].
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