La sentenza rotale in esame costituisce una delle prime e, al contempo, più recenti interpretazioni applicative del nuovo testo del can. 1678 § 1 in materia ci "prova piena” da attribuire alle dichiarazioni rese dalle parti. La sentenza si è trovata a dovere risolvere un problema assai frequente nella prassi forense, specie nelle cause in cui vi sia una forte contrapposizione tra le parti: quello di stabilire quale di esse debba essere considerata più credibile.
Ferrante M. (2020). A proposito di un’interpretazione giurisprudenziale della Rota romana sul “valore di prova piena” da attribuire alla confessione e alle dichiarazioni giudiziarie delle parti ex can. 1678 § 1..
A proposito di un’interpretazione giurisprudenziale della Rota romana sul “valore di prova piena” da attribuire alla confessione e alle dichiarazioni giudiziarie delle parti ex can. 1678 § 1.
Ferrante M.
2020-01-01
Abstract
La sentenza rotale in esame costituisce una delle prime e, al contempo, più recenti interpretazioni applicative del nuovo testo del can. 1678 § 1 in materia ci "prova piena” da attribuire alle dichiarazioni rese dalle parti. La sentenza si è trovata a dovere risolvere un problema assai frequente nella prassi forense, specie nelle cause in cui vi sia una forte contrapposizione tra le parti: quello di stabilire quale di esse debba essere considerata più credibile.
| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Nota Ferrante-convertito.pdf
Solo gestori archvio
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
315.35 kB
Formato
Adobe PDF
|
315.35 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
