L’ipertensione arteriosa rappresenta una causa sempre più comune di insufficienza renale cronica terminale; è ben noto inoltre come la presenza di una disfunzione renale, anche lieve, comporti un significativo incremento del rischio cardiovascolare. Recentemente è stata valutata la prevalenza della disfunzione renale in pazienti ipertesi senza complicanze cardiovascolari o patologia renale nota, partecipanti allo studio Renal Dysfunction in Hypertension (REDHY), utilizzando quattro metodi di stima del filtrato glomerulare (GFR): la clearance della creatinina (CrCl), l’equazione semplificata dello studio Modification of Diet in Renal Disease (MDRD), la formula di Cockcroft-Gault (CG) e l’equazione della Mayo Clinic (Mayo). La prevalenza dell’albuminuria è risultata del 23,4% (microalbuminuria 22,7%, macroalbuminuria 0,7%). Una disfunzione renale lieve (AER>20 μg/min e GFR >60 ml/min per 1,73 m2) è stata evidenziata dal 20,3% (ClCr) al 18,4% (MDRD) dei pazienti. La prevalenza dell’ insufficienza renale conclamata (GFR <60 ml/min per 1,73 m2) è risultata più elevata utilizzando la ClCr (10,8%) o l’equazione MDRD (10%) rispetto alla formula CG (7,4%) o all’equazione Mayo (5,4%) (p<0,0001). La disfunzione renale può essere quindi considerata molto frequente in soggetti ipertesi senza complicanze cardiovascolari, pur tenendo presente come la prevalenza di una compromissione di grado moderato-severo della funzione renale sia fortemente influenzata dai metodi utilizzati per la stima del GFR.
Cusimano, P., Mulè, G., Cottone, S., Nardi, E., Vaccaro, F., Cerasola, G. (2009). La disfunzione renale nell’ipertensione arteriosa. GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA PRATICA, 2009, 24-29.
La disfunzione renale nell’ipertensione arteriosa
CUSIMANO, Paola;MULE', Giuseppe;COTTONE, Santina;NARDI, Emilio;VACCARO, Francesco;CERASOLA, Giovanni
2009-01-01
Abstract
L’ipertensione arteriosa rappresenta una causa sempre più comune di insufficienza renale cronica terminale; è ben noto inoltre come la presenza di una disfunzione renale, anche lieve, comporti un significativo incremento del rischio cardiovascolare. Recentemente è stata valutata la prevalenza della disfunzione renale in pazienti ipertesi senza complicanze cardiovascolari o patologia renale nota, partecipanti allo studio Renal Dysfunction in Hypertension (REDHY), utilizzando quattro metodi di stima del filtrato glomerulare (GFR): la clearance della creatinina (CrCl), l’equazione semplificata dello studio Modification of Diet in Renal Disease (MDRD), la formula di Cockcroft-Gault (CG) e l’equazione della Mayo Clinic (Mayo). La prevalenza dell’albuminuria è risultata del 23,4% (microalbuminuria 22,7%, macroalbuminuria 0,7%). Una disfunzione renale lieve (AER>20 μg/min e GFR >60 ml/min per 1,73 m2) è stata evidenziata dal 20,3% (ClCr) al 18,4% (MDRD) dei pazienti. La prevalenza dell’ insufficienza renale conclamata (GFR <60 ml/min per 1,73 m2) è risultata più elevata utilizzando la ClCr (10,8%) o l’equazione MDRD (10%) rispetto alla formula CG (7,4%) o all’equazione Mayo (5,4%) (p<0,0001). La disfunzione renale può essere quindi considerata molto frequente in soggetti ipertesi senza complicanze cardiovascolari, pur tenendo presente come la prevalenza di una compromissione di grado moderato-severo della funzione renale sia fortemente influenzata dai metodi utilizzati per la stima del GFR.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
La disfunzione renale nell'iperteso, ANCE 09.pdf
Solo gestori archvio
Dimensione
100.24 kB
Formato
Adobe PDF
|
100.24 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.