Questo saggio ripercorre le vicende legata alla ricostruzione della Cattedrale di Coventry, mettendo in evidenza quanta importanza abbia avuto per la cittadinanza, il mantenimento delle rovine sopravvissute ai bombardamenti del 14 novembre 1940. Da questo luogo, in anni più recenti, si è dipanato il nuovo recupero del centro storico ormai fatiscente delle città, curato dallo studio londinese MJP Archiects (McCormac, Jamieson e Prichard) sotto l’etichetta di Phoenix Initiative. Anche questo intervento, realizzato fra il 1997 ed il 2004, ha preso spunto dall’esibizione di un sito archeologico, quello dell’antico priorato di St. Mary, distrutto ai tempi di Enrico VIII e recentemente rimesso in luce attraverso un’opera di scavo. Le fondazioni del muro perimetrale dell’antica chiesa costituiscono oggi il limite di un giardino pubblico, mentre le basi dei pilastri delle navate sono state rese riconoscibili da un lining out formato da bacheche quadrangolari. Il complesso intervento si è esteso fino al nuovo Priory Maze con un percorso continuo, in parte aereo, lungo il quale molti artisti contemporanei hanno collocato le loro installazioni , creando un vero museo di arte contemporanea en plein air. Non sempre l’archeologia si limita a rendere esperibili le tracce del passato, ma talvolta sa dimostrarsi capace di costituire il punto di partenza per nuove costruzioni attente alle esigenze della contemporaneità.

RUGGIERI TRICOLI MC (2008). Anomale rovine: il caso di Coventry. In ALBERTO SPOSITO (a cura di), Agathòn. Recupero e fruizione dei contesti antichi. Notiziario del Dottorato di Ricerca 2008/2 (pp. 17-24). PALERMO : DPCE.

Anomale rovine: il caso di Coventry

RUGGIERI, Maria Clara
2008-01-01

Abstract

Questo saggio ripercorre le vicende legata alla ricostruzione della Cattedrale di Coventry, mettendo in evidenza quanta importanza abbia avuto per la cittadinanza, il mantenimento delle rovine sopravvissute ai bombardamenti del 14 novembre 1940. Da questo luogo, in anni più recenti, si è dipanato il nuovo recupero del centro storico ormai fatiscente delle città, curato dallo studio londinese MJP Archiects (McCormac, Jamieson e Prichard) sotto l’etichetta di Phoenix Initiative. Anche questo intervento, realizzato fra il 1997 ed il 2004, ha preso spunto dall’esibizione di un sito archeologico, quello dell’antico priorato di St. Mary, distrutto ai tempi di Enrico VIII e recentemente rimesso in luce attraverso un’opera di scavo. Le fondazioni del muro perimetrale dell’antica chiesa costituiscono oggi il limite di un giardino pubblico, mentre le basi dei pilastri delle navate sono state rese riconoscibili da un lining out formato da bacheche quadrangolari. Il complesso intervento si è esteso fino al nuovo Priory Maze con un percorso continuo, in parte aereo, lungo il quale molti artisti contemporanei hanno collocato le loro installazioni , creando un vero museo di arte contemporanea en plein air. Non sempre l’archeologia si limita a rendere esperibili le tracce del passato, ma talvolta sa dimostrarsi capace di costituire il punto di partenza per nuove costruzioni attente alle esigenze della contemporaneità.
2008
Settore ICAR/16 - Architettura Degli Interni E Allestimento
RUGGIERI TRICOLI MC (2008). Anomale rovine: il caso di Coventry. In ALBERTO SPOSITO (a cura di), Agathòn. Recupero e fruizione dei contesti antichi. Notiziario del Dottorato di Ricerca 2008/2 (pp. 17-24). PALERMO : DPCE.
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