Tra iconcetti polisemici presenti in tutti i paradigmi sociologici, nonché approfondito da sociologi di diversa epoca, vi è certamente quello di reciprucità. Nella sua accezione più immediata, possiamo considerarla anzi come uno degli oggetti di studio principali della sociologia — si potrebbe sostenere che non vi può essere società senza reciprocità — ma proprio perché costituisce uno dei fondamenti alla base delle diverse società, a prescindere dalla loro diversa collocazione nel tempo e nello spazio’. Simmel, ad esempio, uno dei pionieri dello studio dei modelli di ‘sociazione”, come egli stesso definiva le forme di associazione e prosecuzione nel tempo di relazioni sociali, sosteneva che la società fosse il nome con cui veniva indicata una cerchia di individui in un rapporto caratterizzato da legami fondati sulla reciprocità. Per Simmcl la reciprocità è infatti un sistema che connota le relazioni e le interazioni fra gli individui. Ma nella sua accezione questa assume la connotazione di interconnessione costante che esiste fra gli individui di qualsiasi contesto sociale. Nessun individuo che vive in società è da questa isolato proprio in ragione del fatto che interagisce determinando, con le sue azioni, effetti che ricadono sulla vita degli altri individui e, viceversa, subendo gli effetti provenienti dalle azioni degli altri individui. Con approccio del tutto moderno e certamente “eterodosso” rispetto all’epoca in cui scrive, Simmel individua immediatamente lo specifico della società: un sistema interconnesso di azioni fra individui la cui connotazione è proprio l’essere intrecciate reciprocamente
Fabio Massimo Lo Verde (2019). RECIPROCITÀ: UNA DECLINAZIONE SOCIOLOGICA. LE NUOVE FRONTIERE DELLA SCUOLA(49), 77-83.
RECIPROCITÀ: UNA DECLINAZIONE SOCIOLOGICA
Fabio Massimo Lo Verde
2019-01-01
Abstract
Tra iconcetti polisemici presenti in tutti i paradigmi sociologici, nonché approfondito da sociologi di diversa epoca, vi è certamente quello di reciprucità. Nella sua accezione più immediata, possiamo considerarla anzi come uno degli oggetti di studio principali della sociologia — si potrebbe sostenere che non vi può essere società senza reciprocità — ma proprio perché costituisce uno dei fondamenti alla base delle diverse società, a prescindere dalla loro diversa collocazione nel tempo e nello spazio’. Simmel, ad esempio, uno dei pionieri dello studio dei modelli di ‘sociazione”, come egli stesso definiva le forme di associazione e prosecuzione nel tempo di relazioni sociali, sosteneva che la società fosse il nome con cui veniva indicata una cerchia di individui in un rapporto caratterizzato da legami fondati sulla reciprocità. Per Simmcl la reciprocità è infatti un sistema che connota le relazioni e le interazioni fra gli individui. Ma nella sua accezione questa assume la connotazione di interconnessione costante che esiste fra gli individui di qualsiasi contesto sociale. Nessun individuo che vive in società è da questa isolato proprio in ragione del fatto che interagisce determinando, con le sue azioni, effetti che ricadono sulla vita degli altri individui e, viceversa, subendo gli effetti provenienti dalle azioni degli altri individui. Con approccio del tutto moderno e certamente “eterodosso” rispetto all’epoca in cui scrive, Simmel individua immediatamente lo specifico della società: un sistema interconnesso di azioni fra individui la cui connotazione è proprio l’essere intrecciate reciprocamenteFile | Dimensione | Formato | |
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