In Sicilia occidentale il rococò perviene nel mondo dell’architettura e dell’arte decorativa intorno agli anni Quaranta del Settecento e perdura, come una delle correnti dominanti soprattutto nella decorazione degli interni e dei giardini, almeno sino ai tardi anni Settanta, quando l’affermarsi della cultura neoclassica, del neogreco e delle incisioni di Piranesi segna svolta che invece non ha paralleli in Val di Noto. Si tratta di un fenomeno diffuso, legittimato dalle incisioni e rintracciabile in molteplici fabbriche aristocratiche, che non è stato mai adeguatamente valutato. Non sono stati mai indagati i repertori delle incisioni esistenti nelle biblioteche o la circolazione e la diffusione di raccolte e stampe di ornato, queste ultime rappresentano il principale strumento di divulgazione del rococò. Sono in primo luogo i libri e i trattati di architettura francesi (D’Aviler, Blondel, Boffrand ecc.), che includono numerose incisioni decorative, a costituire un eccellente supporto divulgativo di forme e repertori ornamentali e a offrire modelli per le trasformazioni interne attuate nelle maggiori residenze aristocratiche in linea con i progetti più aggiornati degli hotels particuliers. Ma sono anche le raccolte miscellanee, le serie incise sia francesi che tedesche (Meissonier, Toro, Habermann ecc.) importanti mezzi di trasmissione. Gli esempi di decoro interno appaiono oggi numerosi, a Palermo uno dei casi più interessanti è il palazzo Valguarnera, il salone con la doppia volta traforata costituisce il punto più alto della cultura rococò palermitana assimilabile a esiti internazionali. Lo scalone di palazzo Bonagia e quello di palazzo Cutò sono invece sperimentazioni tridimensionali di eccezionale valore figurativo sempre legate al mondo della decorazione rococò. Un ulteriore aspetto è l’uso dei modelli rococò per gli esterni, in questo caso i modelli di porte e finestre appartengono all’orbita tedesca (Augsburg). Sempre nell’architettura civile il rococò influenza l’arredo e la decorazione di ville e giardini, un indirizzo che ha avuto un largo successo. Alcuni episodi significativi si registrano nei cantieri delle ville bagheresi.

SCADUTO F (2008). Architettura e decorazione rococò in Sicilia occidentale: alcune considerazioni. In S. GRASSO, M.C. GULISANO (a cura di), Argenti e cultura rococò nella Sicilia centro occidentale 1735-1789 (pp. 428-441). PALERMO : Flaccovio.

Architettura e decorazione rococò in Sicilia occidentale: alcune considerazioni

SCADUTO, Fulvia
2008-01-01

Abstract

In Sicilia occidentale il rococò perviene nel mondo dell’architettura e dell’arte decorativa intorno agli anni Quaranta del Settecento e perdura, come una delle correnti dominanti soprattutto nella decorazione degli interni e dei giardini, almeno sino ai tardi anni Settanta, quando l’affermarsi della cultura neoclassica, del neogreco e delle incisioni di Piranesi segna svolta che invece non ha paralleli in Val di Noto. Si tratta di un fenomeno diffuso, legittimato dalle incisioni e rintracciabile in molteplici fabbriche aristocratiche, che non è stato mai adeguatamente valutato. Non sono stati mai indagati i repertori delle incisioni esistenti nelle biblioteche o la circolazione e la diffusione di raccolte e stampe di ornato, queste ultime rappresentano il principale strumento di divulgazione del rococò. Sono in primo luogo i libri e i trattati di architettura francesi (D’Aviler, Blondel, Boffrand ecc.), che includono numerose incisioni decorative, a costituire un eccellente supporto divulgativo di forme e repertori ornamentali e a offrire modelli per le trasformazioni interne attuate nelle maggiori residenze aristocratiche in linea con i progetti più aggiornati degli hotels particuliers. Ma sono anche le raccolte miscellanee, le serie incise sia francesi che tedesche (Meissonier, Toro, Habermann ecc.) importanti mezzi di trasmissione. Gli esempi di decoro interno appaiono oggi numerosi, a Palermo uno dei casi più interessanti è il palazzo Valguarnera, il salone con la doppia volta traforata costituisce il punto più alto della cultura rococò palermitana assimilabile a esiti internazionali. Lo scalone di palazzo Bonagia e quello di palazzo Cutò sono invece sperimentazioni tridimensionali di eccezionale valore figurativo sempre legate al mondo della decorazione rococò. Un ulteriore aspetto è l’uso dei modelli rococò per gli esterni, in questo caso i modelli di porte e finestre appartengono all’orbita tedesca (Augsburg). Sempre nell’architettura civile il rococò influenza l’arredo e la decorazione di ville e giardini, un indirizzo che ha avuto un largo successo. Alcuni episodi significativi si registrano nei cantieri delle ville bagheresi.
2008
SCADUTO F (2008). Architettura e decorazione rococò in Sicilia occidentale: alcune considerazioni. In S. GRASSO, M.C. GULISANO (a cura di), Argenti e cultura rococò nella Sicilia centro occidentale 1735-1789 (pp. 428-441). PALERMO : Flaccovio.
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