Il testo parte da un esame delle vicende del dopoguerra nel Sud Italia con particolari riferimenti alla Basilicata (i Sassi di Matera) e alla Sicilia (Trappeto, Partinico e Danilo Dolci). Descrive poi la stato in cui versava il Belice negli anni ’60 prima e dopo il terremoto e costruisce un confronto con la realtà attuale. Molte cose appaiono modificate. Innanzi tutto dalla produzione prevalentemente cerealicola si è passati ad una produzione vitivinicola. La popolazione presente si è ridotta di poco distribuendosi differentemente, ovvero occupando i comuni di costa, ovvero quelli che sono riusciti a modificare la loro struttura produttiva. Emerge con chiarezza che le piccole centralità nel Belice riesco a vivere se anche loro si legano ad un volano di azioni che vede connesse ricerca, produzione e mercato.
LEONE NG (2008). Città nella ricostruzione ... e il Belice?. In A. BADAMI, M. PICONE, F. SCHILLECI (a cura di), Città nell'emergenza, Progettare e costruire tra Gibellina e lo Zen (pp. 89-114). PALERMO : Palumbo.
Città nella ricostruzione ... e il Belice?
LEONE, Nicola Giuliano
2008-01-01
Abstract
Il testo parte da un esame delle vicende del dopoguerra nel Sud Italia con particolari riferimenti alla Basilicata (i Sassi di Matera) e alla Sicilia (Trappeto, Partinico e Danilo Dolci). Descrive poi la stato in cui versava il Belice negli anni ’60 prima e dopo il terremoto e costruisce un confronto con la realtà attuale. Molte cose appaiono modificate. Innanzi tutto dalla produzione prevalentemente cerealicola si è passati ad una produzione vitivinicola. La popolazione presente si è ridotta di poco distribuendosi differentemente, ovvero occupando i comuni di costa, ovvero quelli che sono riusciti a modificare la loro struttura produttiva. Emerge con chiarezza che le piccole centralità nel Belice riesco a vivere se anche loro si legano ad un volano di azioni che vede connesse ricerca, produzione e mercato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.