Il contributo vuole riflettere sulle identità e sui processi di costruzione identitaria in Sardegna, “esogeni” ed “endogeni”, “positivi” e “negativi”, e su come questi orientino il senso comune nell’impiego di determinate categorie, segnatamente quella di autenticità. Nel primo paragrafo si tenterà di inquadrare, alla luce del recente dibattito antropologico, la nozione di identità, e con essa quella di autenticità, con l’obiettivo di ragionare sui processi di eteroidentificazione e di autorappresentazione, ossia di definizione e schematizzazione della realtà attraverso rappresentazioni individuali e collettive, che contribuiscono a categorizzare, classificare, distinguere e accomunare. Nel secondo paragrafo verranno analizzate alcune identità sarde, quelle maggiormente ricorrenti nei discorsi e nelle retoriche identitarie di soggetti economici e istituzionali, operatori turistici, attori sociali, ecc. Infine, si rifletterà sui diversi modi di intendere l’identità e l’autenticità, e cioè su come queste categorie si costituiscano come campi semantici di particolare potenza da cui emerge lo scarto tra il punto di vista dello studioso, in questo caso quello dell’antropologo, e le idee, ma soprattutto le istanze, del gruppo sociale oggetto del suo studio.
Mannia (2020). “IDENTITÀ” E “AUTENTICITÀ” IN SARDEGNA. UNA LETTURA ANTROPOLOGICA. In D. Porcheddu, A. Usai (a cura di), L’AUTENTICITÀ PERCEPITA DI UNA MARCA TERRITORIALE: IL BRAND SARDEGNA (pp. 45-78). Roma : Eurilink University Press.
“IDENTITÀ” E “AUTENTICITÀ” IN SARDEGNA. UNA LETTURA ANTROPOLOGICA
Mannia
2020-01-01
Abstract
Il contributo vuole riflettere sulle identità e sui processi di costruzione identitaria in Sardegna, “esogeni” ed “endogeni”, “positivi” e “negativi”, e su come questi orientino il senso comune nell’impiego di determinate categorie, segnatamente quella di autenticità. Nel primo paragrafo si tenterà di inquadrare, alla luce del recente dibattito antropologico, la nozione di identità, e con essa quella di autenticità, con l’obiettivo di ragionare sui processi di eteroidentificazione e di autorappresentazione, ossia di definizione e schematizzazione della realtà attraverso rappresentazioni individuali e collettive, che contribuiscono a categorizzare, classificare, distinguere e accomunare. Nel secondo paragrafo verranno analizzate alcune identità sarde, quelle maggiormente ricorrenti nei discorsi e nelle retoriche identitarie di soggetti economici e istituzionali, operatori turistici, attori sociali, ecc. Infine, si rifletterà sui diversi modi di intendere l’identità e l’autenticità, e cioè su come queste categorie si costituiscano come campi semantici di particolare potenza da cui emerge lo scarto tra il punto di vista dello studioso, in questo caso quello dell’antropologo, e le idee, ma soprattutto le istanze, del gruppo sociale oggetto del suo studio.File | Dimensione | Formato | |
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