L'articolo esamina il multiforme impegno di Sturzo partendo da un terminus a quo che è rappresentato dagli anni ’90 dell’800, anni della sua formazione filosofica, di cattolico intransigente, d’insegnante in seminario, propagandista dell’Opera dei Congressi, organizzatore di comitati parrocchiali e di casse rurali, anni dell’impegno nel mondo del giornalismo cattolico. Il terminus ad quem è fissato, invece, al 1905, anno del noto discorso di Caltagirone (24 dicembre), dei primi, significativi, successi del partito municipale – che ebbe la sua carta programmatica nella relazione al convegno di Caltanissetta (1902) -, anni dell’inizio del suo impegno come pro-sindaco di Caltagirone, di quelle battaglie finalizzate a migliorare la cosa pubblica, a liberare l’amministrazione municipale dalle logiche clientelari, anni in cui emergerà chiaramente la sua visione di federalista impenitente e dunque anni dell’avvio di quel progetto politico che sarebbe confluito nella costituzione del PPI e sul quale altri relatori di questa giornata incentreranno i loro interventi. Un periodo, quello oggetto della mia analisi, che mostra il ruolo di Sturzo, operoso e, appunto, multitasker «animatore del movimento cattolico siciliano»
GIURINTANO C (2020). Sturzo multitasker : dalle opere economico-sociali alla rete politica. In M. Naro (a cura di), Popolo, democrazia, libertà : L'impegno sociale e politico di Luigi Sturzo (pp. 13-37). Bologna : Il Mulino.
Sturzo multitasker : dalle opere economico-sociali alla rete politica
GIURINTANO C
2020-01-01
Abstract
L'articolo esamina il multiforme impegno di Sturzo partendo da un terminus a quo che è rappresentato dagli anni ’90 dell’800, anni della sua formazione filosofica, di cattolico intransigente, d’insegnante in seminario, propagandista dell’Opera dei Congressi, organizzatore di comitati parrocchiali e di casse rurali, anni dell’impegno nel mondo del giornalismo cattolico. Il terminus ad quem è fissato, invece, al 1905, anno del noto discorso di Caltagirone (24 dicembre), dei primi, significativi, successi del partito municipale – che ebbe la sua carta programmatica nella relazione al convegno di Caltanissetta (1902) -, anni dell’inizio del suo impegno come pro-sindaco di Caltagirone, di quelle battaglie finalizzate a migliorare la cosa pubblica, a liberare l’amministrazione municipale dalle logiche clientelari, anni in cui emergerà chiaramente la sua visione di federalista impenitente e dunque anni dell’avvio di quel progetto politico che sarebbe confluito nella costituzione del PPI e sul quale altri relatori di questa giornata incentreranno i loro interventi. Un periodo, quello oggetto della mia analisi, che mostra il ruolo di Sturzo, operoso e, appunto, multitasker «animatore del movimento cattolico siciliano»File | Dimensione | Formato | |
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