Questi frammenti prendono le mosse da un’ovvia considerazione: non possiamo aver memoria di tutto. È impossibile. E non dobbiamo. Sarebbe dannoso, anzi per certi versi fatale, se potessimo, dovessimo o volessimo ricordare tutto, serbare memoria d’ogni cosa, fatto, persona. Il nostro secolo è stato ed è il secolo della memoria. Pretendiamo di ricordare tutto, di archiviare tutto, di celebrare tutto. Persino la losoa, la psicoanalisi, la fenomenologia, l’analitica esistenziale di Heidegger e ancora la letteratura, le scienze antropologiche, l’arte, persino l’architettura celebrano la memoria, unica musa ed unica dea.
Cometa M. (2020). Quattro modi di dimenticare. Wiesel, Freud, Blanchot, Kafka. In M. Di Figlia, D. Tononi (a cura di), TEMPO E SHOAH Politiche dell’oblio e forme testimoniali (pp. 131-146). Palermo : Palermo University Press.
Quattro modi di dimenticare. Wiesel, Freud, Blanchot, Kafka
Cometa M.
2020-01-01
Abstract
Questi frammenti prendono le mosse da un’ovvia considerazione: non possiamo aver memoria di tutto. È impossibile. E non dobbiamo. Sarebbe dannoso, anzi per certi versi fatale, se potessimo, dovessimo o volessimo ricordare tutto, serbare memoria d’ogni cosa, fatto, persona. Il nostro secolo è stato ed è il secolo della memoria. Pretendiamo di ricordare tutto, di archiviare tutto, di celebrare tutto. Persino la losoa, la psicoanalisi, la fenomenologia, l’analitica esistenziale di Heidegger e ancora la letteratura, le scienze antropologiche, l’arte, persino l’architettura celebrano la memoria, unica musa ed unica dea.File | Dimensione | Formato | |
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