Il saggio riflette sul valore simbolico e culturale della cartografia e delle carte come documento storico. Se da una parte infatti la cartografia ambisce ad essere rappresentazione realistica del mondo, in quanto resa in piano dell’orizzonte geografico conosciuto, in rapporto con le conoscenze e il grado di convenzionalità e di astrazione raggiunti, dall’altra, per una lunga fase, la carta geografica è inscindibile dalla cultura figurativa del suo tempo ed è segno tangibile del sistema ideologico di riferimento dominante. La carta è oggetto da guardare e da leggere. Il grado di “realismo” tuttavia è connesso appunto al livello delle cognizioni tecnico-scientifiche conseguite e delle modellizzazioni elaborate ed è a queste inversamente proporzionale.
D'Agostino G (2020). L'ordine del mondo. Nota sulla cartografia. In S. Mannia, G. Saba (a cura di), Studi offerti a MARIO ATZORI. Etnografie in dialogo: curiosità e passioni (pp. 325-330). Sassari : Carlo Delfino.
L'ordine del mondo. Nota sulla cartografia
D'Agostino G
2020-01-01
Abstract
Il saggio riflette sul valore simbolico e culturale della cartografia e delle carte come documento storico. Se da una parte infatti la cartografia ambisce ad essere rappresentazione realistica del mondo, in quanto resa in piano dell’orizzonte geografico conosciuto, in rapporto con le conoscenze e il grado di convenzionalità e di astrazione raggiunti, dall’altra, per una lunga fase, la carta geografica è inscindibile dalla cultura figurativa del suo tempo ed è segno tangibile del sistema ideologico di riferimento dominante. La carta è oggetto da guardare e da leggere. Il grado di “realismo” tuttavia è connesso appunto al livello delle cognizioni tecnico-scientifiche conseguite e delle modellizzazioni elaborate ed è a queste inversamente proporzionale.File | Dimensione | Formato | |
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