L’adolescenza è una fase del ciclo di vita della quale, a parere di Patrizi (2007), la psicologia sociale deve occuparsi al fine di partecipare anche alla progettazione di politiche sociali rivolte ai giovani, evitando di elaborare teorie distanti dalla realtà. Oggetto di attenzione di molti ambiti disciplinari, l’adolescenza è spesso caratterizzata dalla messa in discussione della norma sociale, una trasgressione che può non essere facilmente riconducibile ad un percorso normale verso l’autonomia o, al contrario, ad un’espressione di disagio legato al contesto familiare, individuale o, infine, sociale (Maggiolini, Riva, 1999). E sebbene gli psicologi dello sviluppo e gli psicologi sociali abbiano inteso la devianza o il malessere in adolescenza come una forma residuale , molti comportamenti giovanili creano allarme sociale, in quanto a volte non si tratta di manifestazioni transitorie ma di processi di stabilizzazione della devianza, anche in relazione alle occasioni offerte dal contesto, come di seguito approfondito. In questa sede, dunque, si vuole introdurre il lettore allo studio della devianza giovanile, sia perché oggetto di attenzione della futura pratica professionale degli educatori destinatari del presente volume sia perché, come afferma anche Pollo (2004), i processi di socializzazione non producono sempre un’integrazione alle norme sociali dominanti, ma possono offrire anche percorsi di trasgressione e/o devianza che, inevitabilmente, devono essere studiati nelle interrelazioni tra l’autore ed il contesto sociale allargato. Questo tema porta inevitabilmente alla pedagogia giuridica e alla psicologia giuridica, ambito quest’ultima della psicologia sociale; entrambe le discipline tra gli sbocchi occupazionali dell’educatore rivolgono l’attenzione anche a quello che opera all’interno dei penitenziari o comunità penali, il cui intervento si concentra sul comportamento del soggetto in detenzione, minore o adulto, risalendo alle cause, siano esse endogene o esogene, che hanno portato alla condotta deviante del soggetto. Il fine è quello di individuare le attività trattamentali ritenute idonee per il reinserimento sociale del soggetto che ha in carico.

Garro M, Capitano M (2020). Devianza adolescenziale. Dalla norma sociale alla norma giuridica. In garro m. (a cura di), Psicologia sociale e interventi educativi. Trasversalità, contesti e relazioni (pp. 198-214). MILANO : FRANCO ANGELI.

Devianza adolescenziale. Dalla norma sociale alla norma giuridica

Garro M
;
2020-01-01

Abstract

L’adolescenza è una fase del ciclo di vita della quale, a parere di Patrizi (2007), la psicologia sociale deve occuparsi al fine di partecipare anche alla progettazione di politiche sociali rivolte ai giovani, evitando di elaborare teorie distanti dalla realtà. Oggetto di attenzione di molti ambiti disciplinari, l’adolescenza è spesso caratterizzata dalla messa in discussione della norma sociale, una trasgressione che può non essere facilmente riconducibile ad un percorso normale verso l’autonomia o, al contrario, ad un’espressione di disagio legato al contesto familiare, individuale o, infine, sociale (Maggiolini, Riva, 1999). E sebbene gli psicologi dello sviluppo e gli psicologi sociali abbiano inteso la devianza o il malessere in adolescenza come una forma residuale , molti comportamenti giovanili creano allarme sociale, in quanto a volte non si tratta di manifestazioni transitorie ma di processi di stabilizzazione della devianza, anche in relazione alle occasioni offerte dal contesto, come di seguito approfondito. In questa sede, dunque, si vuole introdurre il lettore allo studio della devianza giovanile, sia perché oggetto di attenzione della futura pratica professionale degli educatori destinatari del presente volume sia perché, come afferma anche Pollo (2004), i processi di socializzazione non producono sempre un’integrazione alle norme sociali dominanti, ma possono offrire anche percorsi di trasgressione e/o devianza che, inevitabilmente, devono essere studiati nelle interrelazioni tra l’autore ed il contesto sociale allargato. Questo tema porta inevitabilmente alla pedagogia giuridica e alla psicologia giuridica, ambito quest’ultima della psicologia sociale; entrambe le discipline tra gli sbocchi occupazionali dell’educatore rivolgono l’attenzione anche a quello che opera all’interno dei penitenziari o comunità penali, il cui intervento si concentra sul comportamento del soggetto in detenzione, minore o adulto, risalendo alle cause, siano esse endogene o esogene, che hanno portato alla condotta deviante del soggetto. Il fine è quello di individuare le attività trattamentali ritenute idonee per il reinserimento sociale del soggetto che ha in carico.
2020
Settore M-PSI/05 - Psicologia Sociale
Garro M, Capitano M (2020). Devianza adolescenziale. Dalla norma sociale alla norma giuridica. In garro m. (a cura di), Psicologia sociale e interventi educativi. Trasversalità, contesti e relazioni (pp. 198-214). MILANO : FRANCO ANGELI.
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