The provisional detenction and the others pre-trial precautionary measures mark the area that, more than any other, ensures immediate effectiveness to the statual reactive intervention against criminal phenomena fomenting social insecurity: for this reason the security policies so frequently use the restrictive measures as a elective choice. The costs may, however, be conspicuous: reforms that are too casual, propitiated by confused interchanges between security and emergency, prejudice the centrality of the presumption of innocence and lead to dangerous overlaps between precautionary and substantive preventive purposes. The events of the precautionary automatisms offer, in this sense, an illuminating test: inspired by security logic, the emergency legislation on art. 275, par. 3, criminal procedural code have grafted into the system unacceptable misunderstandings, causing numerous orthopedic interventions of Italian Constitutional Court which have traced the path of the 2015 reform.
Gli strumenti restrittivi della libertà personale dell’accusato contrassegnano l’area che, più di ogni altra, assicura efficacia immediata all’intervento reattivo dello Stato a fronte di fenomeni criminali fomentatori di insicurezza sociale: è per questo che le politiche della sicurezza così di frequente adoperano in termini privilegiati questa leva. I costi possono, tuttavia, essere cospicui: scelte troppo disinvolte, propiziate da confusi interscambi tra sicurezza ed emergenza, finiscono - come non di rado è accaduto - per porre concretamente in crisi la centralità della presunzione di innocenza, conducendo a perniciosi corti circuiti tra finalità cautelari e scopi preventivi di tipo sostanziale, in quanto tali estranei ai meccanismi de libertate. Le vicende degli automatismi cautelari offrono, in tal senso, un illuminante banco di prova: intrisi di logiche securitarie, gli interventi novellistici d’urgenza sul corpo dell’art. 275, comma 3, c.p.p. che si sono succeduti fino alla vigilia della L. n. 47 del 2015 hanno innestato in sistema equivoci inaccettabili, sulle cui maglie sono stati inevitabili i numerosi interventi ortopedici della giurisprudenza costituzionale, che della modifica novellistica del 2015 hanno tracciato la via.
DI CHIARA (2019). Politiche della sicurezza e libertà personale dell’accusato tra incubazioni dell’insicurezza sociale e manovre reattive. DIRITTO PENALE E PROCESSO(11), 1586-1595.
Data di pubblicazione: | 2019 |
Titolo: | Politiche della sicurezza e libertà personale dell’accusato tra incubazioni dell’insicurezza sociale e manovre reattive |
Autori: | |
Citazione: | DI CHIARA (2019). Politiche della sicurezza e libertà personale dell’accusato tra incubazioni dell’insicurezza sociale e manovre reattive. DIRITTO PENALE E PROCESSO(11), 1586-1595. |
Rivista: | |
Abstract: | The provisional detenction and the others pre-trial precautionary measures mark the area that, more than any other, ensures immediate effectiveness to the statual reactive intervention against criminal phenomena fomenting social insecurity: for this reason the security policies so frequently use the restrictive measures as a elective choice. The costs may, however, be conspicuous: reforms that are too casual, propitiated by confused interchanges between security and emergency, prejudice the centrality of the presumption of innocence and lead to dangerous overlaps between precautionary and substantive preventive purposes. The events of the precautionary automatisms offer, in this sense, an illuminating test: inspired by security logic, the emergency legislation on art. 275, par. 3, criminal procedural code have grafted into the system unacceptable misunderstandings, causing numerous orthopedic interventions of Italian Constitutional Court which have traced the path of the 2015 reform. |
Abstract: | Gli strumenti restrittivi della libertà personale dell’accusato contrassegnano l’area che, più di ogni altra, assicura efficacia immediata all’intervento reattivo dello Stato a fronte di fenomeni criminali fomentatori di insicurezza sociale: è per questo che le politiche della sicurezza così di frequente adoperano in termini privilegiati questa leva. I costi possono, tuttavia, essere cospicui: scelte troppo disinvolte, propiziate da confusi interscambi tra sicurezza ed emergenza, finiscono - come non di rado è accaduto - per porre concretamente in crisi la centralità della presunzione di innocenza, conducendo a perniciosi corti circuiti tra finalità cautelari e scopi preventivi di tipo sostanziale, in quanto tali estranei ai meccanismi de libertate. Le vicende degli automatismi cautelari offrono, in tal senso, un illuminante banco di prova: intrisi di logiche securitarie, gli interventi novellistici d’urgenza sul corpo dell’art. 275, comma 3, c.p.p. che si sono succeduti fino alla vigilia della L. n. 47 del 2015 hanno innestato in sistema equivoci inaccettabili, sulle cui maglie sono stati inevitabili i numerosi interventi ortopedici della giurisprudenza costituzionale, che della modifica novellistica del 2015 hanno tracciato la via. |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |
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Di Chiara sicurezza e libertà DPP 2019.pdf | articolo principale | Versione Editoriale | Administrator Richiedi una copia |