Per il paesaggio, come tema centrale del governo del territorio, sono stati introdotti in Italia specifici strumenti di pianificazione finalizzati sia alla tutela che alla valorizzazione e alla gestione della sua trasformazione. Tali strumenti di pianificazione sono stati l’esito di un dibattito scientifico animato da tre diverse interpretazioni di paesaggio: l’approccio estetico-percettivo inteso come rappresentazione della natura attraverso sintesi artistiche; l’approccio geografico-strutturale ricondotto alla dimensione funzionale e sistemica dell’ambiente e inteso come analisi e interpretazione oggettiva della realtà; l’approccio intermedio tra soggettività estetica e oggettività delle scienze che interpreta il paesaggio come sintesi tra paesaggio estetico e paesaggio geografico. La conservazione “attiva” del paesaggio, che implica sia azioni di manutenzione che interventi di recupero e creazione di nuovi valori paesaggistici, è finalizzata alla valorizzazione del bene culturale paesaggio anche “come risorsa economica capace di generare occupazione”, come sottolineato nella Convenzione Europea del Paesaggio. È questo un campo di sperimentazione decisamente innovativo sul quale si stanno interrogando i piani paesistici di “terza generazione”, ovvero i piani redatti e in corso di redazione ai sensi delle disposizione del Codice Urbani. Le sperimentazioni avviate in Italia si confrontano con una importante innovazione introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio e transitata nella legislazione italiana attraverso il D.L. 42/2004, ovvero l’introduzione degli “obiettivi di qualità paesaggistica”. Tali obiettivi, intesi quale “recepimento da parte delle competenti pubbliche autorità, per uno specifico paesaggio, dei desideri espressi dalla comunità locale riguardo all'aspetto paesaggistico del territorio” (CoE, 2000, art.1, sub C), introducono per la prima volta nei processi di pianificazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali la partecipazione delle comunità locali.

BADAMI, A. (2019). Paesaggio e governo del territorio. QBA, 11, 74-82.

Paesaggio e governo del territorio

BADAMI, Angela
Writing – Original Draft Preparation
2019-01-01

Abstract

Per il paesaggio, come tema centrale del governo del territorio, sono stati introdotti in Italia specifici strumenti di pianificazione finalizzati sia alla tutela che alla valorizzazione e alla gestione della sua trasformazione. Tali strumenti di pianificazione sono stati l’esito di un dibattito scientifico animato da tre diverse interpretazioni di paesaggio: l’approccio estetico-percettivo inteso come rappresentazione della natura attraverso sintesi artistiche; l’approccio geografico-strutturale ricondotto alla dimensione funzionale e sistemica dell’ambiente e inteso come analisi e interpretazione oggettiva della realtà; l’approccio intermedio tra soggettività estetica e oggettività delle scienze che interpreta il paesaggio come sintesi tra paesaggio estetico e paesaggio geografico. La conservazione “attiva” del paesaggio, che implica sia azioni di manutenzione che interventi di recupero e creazione di nuovi valori paesaggistici, è finalizzata alla valorizzazione del bene culturale paesaggio anche “come risorsa economica capace di generare occupazione”, come sottolineato nella Convenzione Europea del Paesaggio. È questo un campo di sperimentazione decisamente innovativo sul quale si stanno interrogando i piani paesistici di “terza generazione”, ovvero i piani redatti e in corso di redazione ai sensi delle disposizione del Codice Urbani. Le sperimentazioni avviate in Italia si confrontano con una importante innovazione introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio e transitata nella legislazione italiana attraverso il D.L. 42/2004, ovvero l’introduzione degli “obiettivi di qualità paesaggistica”. Tali obiettivi, intesi quale “recepimento da parte delle competenti pubbliche autorità, per uno specifico paesaggio, dei desideri espressi dalla comunità locale riguardo all'aspetto paesaggistico del territorio” (CoE, 2000, art.1, sub C), introducono per la prima volta nei processi di pianificazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali la partecipazione delle comunità locali.
2019
QBA
BADAMI, A. (2019). Paesaggio e governo del territorio. QBA, 11, 74-82.
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