Il saggio prospetta , sulla base di argomenti di ordine testuale e sistematico, una rilettura della disciplina interna in tema di ritardi nei pagamenti, e soprattutto del regime della nullità di cui all'art.9, che - in sintonia con il dettato della Direttiva 2000/35CE e con le scelte prevalse in altri ordinamenti - riconduce l'indagine sulla "iniquità" della clausola entro il meno eversivo scrutinio di vessatorietà e delimita l'intervento correttivo/sostitutivo del giudice entro la più modesta alternativa tra applicazione dei termini legali o applicazione del criterio legale desumibile dall'art.4 del d.lgs. n.231/2002. Ne risulta fortemente ridimensionato il convincimento prospettato da una parte della dottrina che la disciplina in parola si offra quale conferma dell'apertura del sistema verso l'ammissibilità di un correzione equitativa del contratto ( e dello scambio) per via giudiziale.
ALESSI, R. (2009). Transazioni commerciali e redistribuzione tra le parti del costo del ritardato pagamento: per una lettura del d.lgs. 231/2002 al riparo dall'ambiguo richiamo all' "equità".. In Garilli A, Sassi G. (a cura di), Studi in onore di Antonio Palazzo - Diritto Privato (pp. 1-36). TORINO : UTET.
Transazioni commerciali e redistribuzione tra le parti del costo del ritardato pagamento: per una lettura del d.lgs. 231/2002 al riparo dall'ambiguo richiamo all' "equità".
ALESSI, Rosalba
2009-01-01
Abstract
Il saggio prospetta , sulla base di argomenti di ordine testuale e sistematico, una rilettura della disciplina interna in tema di ritardi nei pagamenti, e soprattutto del regime della nullità di cui all'art.9, che - in sintonia con il dettato della Direttiva 2000/35CE e con le scelte prevalse in altri ordinamenti - riconduce l'indagine sulla "iniquità" della clausola entro il meno eversivo scrutinio di vessatorietà e delimita l'intervento correttivo/sostitutivo del giudice entro la più modesta alternativa tra applicazione dei termini legali o applicazione del criterio legale desumibile dall'art.4 del d.lgs. n.231/2002. Ne risulta fortemente ridimensionato il convincimento prospettato da una parte della dottrina che la disciplina in parola si offra quale conferma dell'apertura del sistema verso l'ammissibilità di un correzione equitativa del contratto ( e dello scambio) per via giudiziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.