La ricerca su “Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze a Palermo”, tenendo sullo sfondo il tema della povertà educativa, si è mossa sostenendo l’ipotesi che analizzando gli stili di consumo culturale e mediale, di fruizione del tempo libero, e altri indicatori specifici, sia possibile fornire una definizione più ampia e complessa di povertà educativa, come molta della più recente letteratura sull’argomento sta peraltro già sostenendo . Se, per esempio, definiamo la povertà educativa come «insieme complesso di fattori che generano il mancato o limitato accesso a istruzione e formazione nonché alle opportunità di apprendimento nel corso della vita, al pieno esercizio della cittadinanza e alla fruizione delle occasioni culturali» (Rossi Doria 2017, p. 49), è evidente l’aggancio con una visione di “policentrismo formativo” (Cesareo 1974) che sin dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso metteva in discussione il sistema scuola-centrico sino ad allora dominante, affermando che «l’educazione non si può circoscrivere in uno solo o anche in più spazi, poiché al limite ogni “spazio sociale” possiede una propria valenza educativa» (p. 45). In una prospettiva di “comunità educante”, all’educazione formale si affiancano pertanto gli attori e i contesti dell’educazione non formale (l’associazionismo giovanile, i centri di aggregazione giovanile, ecc.) e informale (la famiglia, i media e la Rete, il gruppo dei pari, ecc.), tutti egualmente coinvolti nello sviluppo dell’individuo in un’ottica di educazione permanente. Parafrasando la definizione di Rossi Doria, la tesi qui sostenuta è che un «mancato o limitato accesso» ai media e alla Rete si traduce immediatamente in povertà educativa ovvero in mancato o limitato «esercizio di cittadinanza». Coerentemente con questa impostazione, nel corso della nostra ricerca abbiamo raccolto dati sui consumi mediali e sulle attività online dei ragazzi e delle ragazze di Palermo , con un focus sul digital parenting, ovvero sul ruolo dei genitori.

Cappello, G. (2019). Genitori e figli in rete. Strategie di digital parenting. In Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze a Palermo : Esiti della ricerca promossa dal Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Palermo (pp. 33-57). Palermo : CESVOP.

Genitori e figli in rete. Strategie di digital parenting

Cappello, Gianna
2019-01-01

Abstract

La ricerca su “Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze a Palermo”, tenendo sullo sfondo il tema della povertà educativa, si è mossa sostenendo l’ipotesi che analizzando gli stili di consumo culturale e mediale, di fruizione del tempo libero, e altri indicatori specifici, sia possibile fornire una definizione più ampia e complessa di povertà educativa, come molta della più recente letteratura sull’argomento sta peraltro già sostenendo . Se, per esempio, definiamo la povertà educativa come «insieme complesso di fattori che generano il mancato o limitato accesso a istruzione e formazione nonché alle opportunità di apprendimento nel corso della vita, al pieno esercizio della cittadinanza e alla fruizione delle occasioni culturali» (Rossi Doria 2017, p. 49), è evidente l’aggancio con una visione di “policentrismo formativo” (Cesareo 1974) che sin dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso metteva in discussione il sistema scuola-centrico sino ad allora dominante, affermando che «l’educazione non si può circoscrivere in uno solo o anche in più spazi, poiché al limite ogni “spazio sociale” possiede una propria valenza educativa» (p. 45). In una prospettiva di “comunità educante”, all’educazione formale si affiancano pertanto gli attori e i contesti dell’educazione non formale (l’associazionismo giovanile, i centri di aggregazione giovanile, ecc.) e informale (la famiglia, i media e la Rete, il gruppo dei pari, ecc.), tutti egualmente coinvolti nello sviluppo dell’individuo in un’ottica di educazione permanente. Parafrasando la definizione di Rossi Doria, la tesi qui sostenuta è che un «mancato o limitato accesso» ai media e alla Rete si traduce immediatamente in povertà educativa ovvero in mancato o limitato «esercizio di cittadinanza». Coerentemente con questa impostazione, nel corso della nostra ricerca abbiamo raccolto dati sui consumi mediali e sulle attività online dei ragazzi e delle ragazze di Palermo , con un focus sul digital parenting, ovvero sul ruolo dei genitori.
2019
Settore SPS/08 - Sociologia Dei Processi Culturali E Comunicativi
Cappello, G. (2019). Genitori e figli in rete. Strategie di digital parenting. In Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze a Palermo : Esiti della ricerca promossa dal Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Palermo (pp. 33-57). Palermo : CESVOP.
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