My argument concerns ways of communicating with divinities, by detailed analysis of the suasoria in a diachronic route through Greek and Latin comic and tragic theatrical texts. Particular attention is paid to the Latin palliata and, through the epic filter, to the Senecan tragic corpus.Thetrait d’union is the prayer of the faithful to the gods who are “orati” for favours received (e.g. as happens in the Plautine corpus), or for favours to be received (as can be seen paradigmatically in the Senecan Hercules Oetaeus). I present an interdisciplinary analysis of the intersection of rhetoric, religion, and theatre, looking into sub specie suasoriae through the linguistic examination of the “text present” to eventually the “text absent,” that is, the epochal social, religious and anthropological dimension linked to the “word.” Study of “linguistic rejects” is of great help, that is, of the rhetorical and stylistic forms that are extremely effective above all in the religio-liturgical context. Through this research that also highlights the captatio benevolentiae connota- tive of the suasoria, I would like to add to the results relating to the decodification of religious and behavioural codes even through the use of parody.

Il lavoro si basa sul riconoscimento della struttura retorica della suasoria dal campo proprio dell'eloquenza a quello più 'metafisico' della preghiera rivolta ad un dio, nelle forme in cui essa è rappresentata in alcuni generi letterari, fra cui spicca il teatro e, segnatamente, il teatro comico. L'analisi degli esempi addotti è sempre puntuale e opportunamente attenta al dato stilistico, inteso soprattutto come ricorso a parallelismi e figure foniche. Questo tipo di indagine si rivela particolarmente fruttuosa per il teatro plautino, ove la ricchezza retorico-srilistica è caratteristica fondamentale anche della resa scenica. Sono numerosi gli studi che hannointeso dimostrare come Plauto utilizzi stilemi, referenti e pardigmi culturali vari per costruire la sua comicità e per caratterizzarla rispetto a quella dei modelli greci: in questo senso la costruzione come suasoriae di alcune importanti preghiere rivolte da personaggi plautini agli dei aggiunge un ulteriore importante elemento alla gamma dello strumentario culturale cui Plauto fa ricorso per i suoi 'riusi' comici. In particolare bisogna rilevare che l'autore del saggio non corre mai il rischio, purtroppo assai diffuso in molti studi congeneri, di utilizzare il testo di Plauto come documento oggettivo e irrefutabile per ricostruire alcuni elementi caratteristici della cultura romana arcaica, ma è sempre consapevole della forte deformazione formale che, in questo caso, la struttura della suasoria subisce, prima col passaggio al contesto della preghiera poi con la inevitabile trasformazione caricaturale generata dal contesto comico e dalle invenzioni formali plautine (particolarmente interessanti sono le pagine dedicate al Prologo dell'Amphitruo). Il completamento dell'indagine conl'analisi del riuso della stessa struttura retorica anche nella tragedia senecana e nell'epos virgiliano, rende questo studio un sicuro passo avanti non solo nella storia dell'evoluzione delle forme della retorica antica, ma anche nella definizione dell'elaborazione letteraria di un tema fondamentale come quello della preghiera al dio o agli dei, consigliandone la pubblicazione anche in vista di ulteriori sviluppi della ricerca.

Averna, d. (2009). la suasoria nella preghiera agli dei: percorso diacronico dalla commedia alla tragedia. RHETORICA, 27(1), 19-46 [10.1525/rh.2009.27.1.19].

la suasoria nella preghiera agli dei: percorso diacronico dalla commedia alla tragedia

AVERNA, Daniela
2009-01-01

Abstract

My argument concerns ways of communicating with divinities, by detailed analysis of the suasoria in a diachronic route through Greek and Latin comic and tragic theatrical texts. Particular attention is paid to the Latin palliata and, through the epic filter, to the Senecan tragic corpus.Thetrait d’union is the prayer of the faithful to the gods who are “orati” for favours received (e.g. as happens in the Plautine corpus), or for favours to be received (as can be seen paradigmatically in the Senecan Hercules Oetaeus). I present an interdisciplinary analysis of the intersection of rhetoric, religion, and theatre, looking into sub specie suasoriae through the linguistic examination of the “text present” to eventually the “text absent,” that is, the epochal social, religious and anthropological dimension linked to the “word.” Study of “linguistic rejects” is of great help, that is, of the rhetorical and stylistic forms that are extremely effective above all in the religio-liturgical context. Through this research that also highlights the captatio benevolentiae connota- tive of the suasoria, I would like to add to the results relating to the decodification of religious and behavioural codes even through the use of parody.
2009
Averna, d. (2009). la suasoria nella preghiera agli dei: percorso diacronico dalla commedia alla tragedia. RHETORICA, 27(1), 19-46 [10.1525/rh.2009.27.1.19].
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