Reflections about literary criticism.
La crisi della critica ha molte facce e coinvolge contemporaneamente lo statuto della disciplina, con le sue implicazioni ideologiche, le istituzioni nelle quali essa viene praticata e trasmessa (università, scuola, editoria, giornalismo), la condizione sociale di chi la esercita. Anche per questo, la consapevolezza che della crisi hanno i critici varia a seconda del punto di vista; e benché questo non possa deterministicamente ridursi a una questione generazionale o di collocazione nel mondo del lavoro, pure le condizioni materiali pesano sulle analisi e sulle ipotesi. In più occasioni la nostra rivista ha affrontato l’argomento, e ospitato interventi che lo affrontassero. Abbiamo voluto ora tentare un affondo più sistematico e organico, rivolgendo a quindici studiosi le stesse cinque domande, volutamente esplicite e in qualche caso provocatorie, con la fiducia di poter individuare grazie al ventaglio delle risposte un orizzonte comune o almeno qualche costante. Gli intervistati sono stati selezionati sulla base di una logica esclusivamente generazionale, benché piuttosto larga – nessuno ha meno di trenta e nessuno più di cinquant’anni –, con l’ambizione di definire un campione relativamente omogeneo almeno per questa importante variabile.
Alfano, G., Bello Minciacchi, C., Bertoni, C., Bertoni, F., Bruni, R., Casadei, A., et al. (2013). Cinque domande sulla critica. ALLEGORIA, 24(65/66), 53-59.
Cinque domande sulla critica
Giancarlo Alfano;Clotilde Bertoni;Federico Bertoni;Claudio Giunta;Gianluigi Simonetti;Paolo Zublena
2013-01-01
Abstract
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