La conoscenza dei flussi energetici scambiati fra oceano e bassa atmosfera è un requisito utile per modellare e comprendere il sistema climatico e la dinamica degli oceani. L’elevata difficoltà di effettuare misure in situ ed in continuo in ambiente marino induce spesso all’utilizzo ausiliario di strumentazione satellitare. Nel presente lavoro è stato effettuato un confronto tra la stima dei flussi energetici superficiali valutati con dati provenienti da satellite e quelli ottenuti da misure in situ. In particolare, per il confronto, sono stati utilizzati i dati SST acquisiti dal satellite NOAA e i dati raccolti in situ dai sensori istallati a bordo della Nave Oceanografica Urania nel corso della Campagna Oceanografica effettuata nel periodo 3 Luglio – 9 Agosto 2005 nel Mediterraneo Centrale. È stata utilizzata la Bulk Formula per stimare i flussi di calore sensibile e latente nelle medesime stazioni di campionamento. Nonostante la risoluzione spaziale dei dati provenienti da satellite permetta di disporre di valori di SST mediati su 1.1 km2 di superficie di mare, i flussi energetici calcolati con le due metodologie mostrano di avere un buon accordo. Il coefficiente di correlazione tra i flussi di calore latente calcolati con i valori di SST acquisiti attraverso i due differenti metodi è 0.91, mentre per i flussi di calore sensibile è 0.94.
Grammauta, R., Bonanno, A., Aronica, S., Molteni, D., Giacalone, G., Fontana, I., et al. (2009). Stima dei flussi energetici all’interfaccia aria-mare con l’impiego di SST da Satellite e dati rilevati in situ. Atti del Congresso Congiunto AIOL-SItE 2007, 2009, 291-296.
Stima dei flussi energetici all’interfaccia aria-mare con l’impiego di SST da Satellite e dati rilevati in situ.
GRAMMAUTA, Rosario;MOLTENI, Diego;
2009-01-01
Abstract
La conoscenza dei flussi energetici scambiati fra oceano e bassa atmosfera è un requisito utile per modellare e comprendere il sistema climatico e la dinamica degli oceani. L’elevata difficoltà di effettuare misure in situ ed in continuo in ambiente marino induce spesso all’utilizzo ausiliario di strumentazione satellitare. Nel presente lavoro è stato effettuato un confronto tra la stima dei flussi energetici superficiali valutati con dati provenienti da satellite e quelli ottenuti da misure in situ. In particolare, per il confronto, sono stati utilizzati i dati SST acquisiti dal satellite NOAA e i dati raccolti in situ dai sensori istallati a bordo della Nave Oceanografica Urania nel corso della Campagna Oceanografica effettuata nel periodo 3 Luglio – 9 Agosto 2005 nel Mediterraneo Centrale. È stata utilizzata la Bulk Formula per stimare i flussi di calore sensibile e latente nelle medesime stazioni di campionamento. Nonostante la risoluzione spaziale dei dati provenienti da satellite permetta di disporre di valori di SST mediati su 1.1 km2 di superficie di mare, i flussi energetici calcolati con le due metodologie mostrano di avere un buon accordo. Il coefficiente di correlazione tra i flussi di calore latente calcolati con i valori di SST acquisiti attraverso i due differenti metodi è 0.91, mentre per i flussi di calore sensibile è 0.94.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.