La politica dei trasporti è una delle prime politiche comuni della Comunità europea. In quasi tutti gli Stati membri la riforma del trasporto pubblico locale è caratterizzata da un forte spirito di decentramento amministrativo della gestione dei servizi con conseguente trasferimento di competenze dalla struttura statale a quella regionale e degli altri Enti locali, prevedendo diversi livelli di pianificazione, che vanno da quello generale dello Stato, finalizzato a mantenere un indirizzo unitario e le scelte politiche di settore, a quello su scala regionale, a quelli di bacino di traffico assegnati alla competenza degli Enti locali. La riforma del settore del trasporto pubblico locale in Sicilia segna un significativo passo in avanti nella gestione dei servizi e prevede la predisposizione di un piano di riordino del network secondo i principi di “economicità” e di “efficienza”; dispone, altresì, elementi di “gerarchizzazione” tra i distinti livelli territoriali, determinando servizi minimi regionali e unità di rete. Prima dell’approvazione del piano di riassetto organizzativo e funzionale del trasporto pubblico locale, al fine di assicurare la “continuità” del servizio pubblico di autolinee, le concessioni in atto vigenti accordate dalla Regione e dai Comuni sono trasformate in contratti di affidamento provvisorio della durata di tre anni. Il processo di trasformazione rappresenta un’opportunità importante per la ristrutturazione del comparto che dovrà confrontarsi con le gare per l’affidamento dei servizi essenziali nell’ambito delle “unità di rete”.

CANGELOSI, G. (2008). La riforma del trasporto pubblico locale in Sicilia dalle "concessioni di autolinee" ai contratti di "affidamento provvisorio di servizio". ANNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA. UNIVERSITÀ DI PALERMO, 2008(LXII), 237-245.

La riforma del trasporto pubblico locale in Sicilia dalle "concessioni di autolinee" ai contratti di "affidamento provvisorio di servizio"

CANGELOSI, Gabriella
2008-01-01

Abstract

La politica dei trasporti è una delle prime politiche comuni della Comunità europea. In quasi tutti gli Stati membri la riforma del trasporto pubblico locale è caratterizzata da un forte spirito di decentramento amministrativo della gestione dei servizi con conseguente trasferimento di competenze dalla struttura statale a quella regionale e degli altri Enti locali, prevedendo diversi livelli di pianificazione, che vanno da quello generale dello Stato, finalizzato a mantenere un indirizzo unitario e le scelte politiche di settore, a quello su scala regionale, a quelli di bacino di traffico assegnati alla competenza degli Enti locali. La riforma del settore del trasporto pubblico locale in Sicilia segna un significativo passo in avanti nella gestione dei servizi e prevede la predisposizione di un piano di riordino del network secondo i principi di “economicità” e di “efficienza”; dispone, altresì, elementi di “gerarchizzazione” tra i distinti livelli territoriali, determinando servizi minimi regionali e unità di rete. Prima dell’approvazione del piano di riassetto organizzativo e funzionale del trasporto pubblico locale, al fine di assicurare la “continuità” del servizio pubblico di autolinee, le concessioni in atto vigenti accordate dalla Regione e dai Comuni sono trasformate in contratti di affidamento provvisorio della durata di tre anni. Il processo di trasformazione rappresenta un’opportunità importante per la ristrutturazione del comparto che dovrà confrontarsi con le gare per l’affidamento dei servizi essenziali nell’ambito delle “unità di rete”.
2008
CANGELOSI, G. (2008). La riforma del trasporto pubblico locale in Sicilia dalle "concessioni di autolinee" ai contratti di "affidamento provvisorio di servizio". ANNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA. UNIVERSITÀ DI PALERMO, 2008(LXII), 237-245.
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