Introduzione Il morbillo è una patologia ad elevata contagiosità di origine virale e, malgrado l’Introduzione della vaccinazione universale, è an-cora causa di elevata morbilità e mortalità. In linea con la strategia globale posta dall’OMS, è in vigore in Italia un “Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc)”. In questo lavoro viene descritta l’epidemiologia del morbillo in Sicilia e le sue dinamiche molecolari, in accordo alle attività di sorveglianza svolte dal Laboratorio di Riferimento Regionale. Materiali e metodi Nel periodo 2012-2019, campioni biologici di soggetti con diagnosi clinica di morbillo, su tutto il territorio regionale, sono stati raccolti ed analizzati con metodiche molecolari per la conferma virologica dell’infezione e la genotipizzazione virale raccomandati dall’OMS. Risultati Sono stati valutati 1.059 casi sospetti di cui il 93,8% (n = 993) confermati. In Sicilia, è in corso un’epidemia iniziata alla fine del 2016, che ha mostrato il suo picco nel 2018 con 602 casi confermati ed ulteriori 52 casi al 30 maggio 2019.In generale, non sono state osservate differenze per genere, il 77,4% (n = 769) di provenienza ospedaliera ed il 43,2% (n = 429) ha svilup-pato almeno una complicanza: diarrea (46,8%, n = 201), cheratocon-giuntivite (39,4%, n = 169), epatopatia (25,6%, n = 110) e polmonite (21,7%, n = 93) le più frequentemente riscontrate. Di 3 casi confermati nel 2018 è noto il decesso. L’età media è stata 20,4 anni, con un trend crescente tra il 2016 ed il 2019 (range: 17,8 -27,5). Circa il 94% dei casi (n = 929) era non vaccinato, mentre solo 0,4% (n = 4) aveva ricevuto il ciclo vaccinale a due dosi. Di nota, il 4,2% (n = 42) è stato documentato tra gli operatori sanitari. Nel 99,6% (n = 989) dei casi è stato identificato il genotipo: il D4 nel 2012, il D8 ha prevalso nel 2013-2016, mentre la recente epidemia 2017-2018 è stata dominata dal B3. Dalla fine del 2018, si assiste alla ricomparsa di ceppi virali genotipo D8 come recentemente documentato in altre aree d’Italia. Conclusioni Malgrado i progressi nelle coperture per MPR ottenuti con la re-In-troduzione dell’obbligo vaccinale, si mantiene in Sicilia la circola-zione endemica del morbillo, con tassi di incidenza ancora lontani dagli obiettivi fissati dal PNEMoRc. Si osserva un incremento nell’età media, con maggiore frequenza di complicanze ed ospedalizzazioni. L’ampia circolazione del morbillo, anche tra gli adolescenti e gli adulti, sottolinea l’esigenza di considerare nuove strategie vaccinali integrative, da rivolgere a gruppi di popolazione più a rischio, primi tra tutti gli operatori sanitari.

F. Tramuto, C.M. (2019). L’epidemiologia del morbillo nell’era dell’eliminazione: l’esperienza della Sicilia tra il 2012 ed il 2019. JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE, 60(3).

L’epidemiologia del morbillo nell’era dell’eliminazione: l’esperienza della Sicilia tra il 2012 ed il 2019

F. Tramuto;C. M. Maida;G. M. E. Colomba;E. Amodio;C. Costantino;V. Restivo;F. Vitale
2019-01-01

Abstract

Introduzione Il morbillo è una patologia ad elevata contagiosità di origine virale e, malgrado l’Introduzione della vaccinazione universale, è an-cora causa di elevata morbilità e mortalità. In linea con la strategia globale posta dall’OMS, è in vigore in Italia un “Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc)”. In questo lavoro viene descritta l’epidemiologia del morbillo in Sicilia e le sue dinamiche molecolari, in accordo alle attività di sorveglianza svolte dal Laboratorio di Riferimento Regionale. Materiali e metodi Nel periodo 2012-2019, campioni biologici di soggetti con diagnosi clinica di morbillo, su tutto il territorio regionale, sono stati raccolti ed analizzati con metodiche molecolari per la conferma virologica dell’infezione e la genotipizzazione virale raccomandati dall’OMS. Risultati Sono stati valutati 1.059 casi sospetti di cui il 93,8% (n = 993) confermati. In Sicilia, è in corso un’epidemia iniziata alla fine del 2016, che ha mostrato il suo picco nel 2018 con 602 casi confermati ed ulteriori 52 casi al 30 maggio 2019.In generale, non sono state osservate differenze per genere, il 77,4% (n = 769) di provenienza ospedaliera ed il 43,2% (n = 429) ha svilup-pato almeno una complicanza: diarrea (46,8%, n = 201), cheratocon-giuntivite (39,4%, n = 169), epatopatia (25,6%, n = 110) e polmonite (21,7%, n = 93) le più frequentemente riscontrate. Di 3 casi confermati nel 2018 è noto il decesso. L’età media è stata 20,4 anni, con un trend crescente tra il 2016 ed il 2019 (range: 17,8 -27,5). Circa il 94% dei casi (n = 929) era non vaccinato, mentre solo 0,4% (n = 4) aveva ricevuto il ciclo vaccinale a due dosi. Di nota, il 4,2% (n = 42) è stato documentato tra gli operatori sanitari. Nel 99,6% (n = 989) dei casi è stato identificato il genotipo: il D4 nel 2012, il D8 ha prevalso nel 2013-2016, mentre la recente epidemia 2017-2018 è stata dominata dal B3. Dalla fine del 2018, si assiste alla ricomparsa di ceppi virali genotipo D8 come recentemente documentato in altre aree d’Italia. Conclusioni Malgrado i progressi nelle coperture per MPR ottenuti con la re-In-troduzione dell’obbligo vaccinale, si mantiene in Sicilia la circola-zione endemica del morbillo, con tassi di incidenza ancora lontani dagli obiettivi fissati dal PNEMoRc. Si osserva un incremento nell’età media, con maggiore frequenza di complicanze ed ospedalizzazioni. L’ampia circolazione del morbillo, anche tra gli adolescenti e gli adulti, sottolinea l’esigenza di considerare nuove strategie vaccinali integrative, da rivolgere a gruppi di popolazione più a rischio, primi tra tutti gli operatori sanitari.
2019
Settore MED/42 - Igiene Generale E Applicata
Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute. 52° Congresso Nazionale della Società di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
Perugia
16-19/10/2019
52
F. Tramuto, C.M. (2019). L’epidemiologia del morbillo nell’era dell’eliminazione: l’esperienza della Sicilia tra il 2012 ed il 2019. JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE, 60(3).
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