Nel presente saggio ci si prefigge di ricostruire nella prima parte in modo sintetico la genesi dei Cultural studies britannici, sino a considerare i principali assunti proposti dal Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) dell’Università di Birmingham. Nella seconda parte, a partire dai temi occasionati dall’interpretazione degli “occasional stencilled papers” elaborati dal CCCS e qui presentati al pubblico italiano per la prima volta, si tenterà di evidenziare il contributo offerto – soprattutto da Hall – nel superamento dell’analisi comportamentista dei mass media di stimolo-reazione alla luce di una teoria della costruzione e della rappresentazione degli eventi devianti che coniuga approcci classici – quali la fenomenologia, l’interazionismo simbolico e l’etnometodologia – con la riarticolazione gramsciana, marxista e critica. In particolare il rapporto tra politica, devianza e mass media verrà riletto attraverso l’attenzione che gli studiosi e le studiose hanno posto sui temi della costruzione sociale della realtà, dei criteri selettivi di notiziabilità, dello stretto legame tra processi di amplificazione della devianza e costruzione dei problemi sociali e del panico morale, come forme storicizzate e inserite all’interno della mobilitazione del consenso.
Rinaldi C, Benvenga L (2020). Devianza, comunicazione, resistenze: le origini dei Cultural Studies britannici e il rapporto tra media, devianza e cultura. In C. Rinaldi, L. Benvenga (a cura di), Devianza conflitti e media: la scuola di Birmingham (pp. 7-51). Milano : Mimesis.
Devianza, comunicazione, resistenze: le origini dei Cultural Studies britannici e il rapporto tra media, devianza e cultura
Rinaldi C
;Benvenga L
2020-01-01
Abstract
Nel presente saggio ci si prefigge di ricostruire nella prima parte in modo sintetico la genesi dei Cultural studies britannici, sino a considerare i principali assunti proposti dal Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) dell’Università di Birmingham. Nella seconda parte, a partire dai temi occasionati dall’interpretazione degli “occasional stencilled papers” elaborati dal CCCS e qui presentati al pubblico italiano per la prima volta, si tenterà di evidenziare il contributo offerto – soprattutto da Hall – nel superamento dell’analisi comportamentista dei mass media di stimolo-reazione alla luce di una teoria della costruzione e della rappresentazione degli eventi devianti che coniuga approcci classici – quali la fenomenologia, l’interazionismo simbolico e l’etnometodologia – con la riarticolazione gramsciana, marxista e critica. In particolare il rapporto tra politica, devianza e mass media verrà riletto attraverso l’attenzione che gli studiosi e le studiose hanno posto sui temi della costruzione sociale della realtà, dei criteri selettivi di notiziabilità, dello stretto legame tra processi di amplificazione della devianza e costruzione dei problemi sociali e del panico morale, come forme storicizzate e inserite all’interno della mobilitazione del consenso.File | Dimensione | Formato | |
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