Soprattutto in determinati contesti storico-politici, l’istanza del potere partecipa in modo determinante alla costruzione dell’identità individuale, di gruppo e nazionale. Affinché ciò sia possibile, il potere deve mettere in pratica una serie di misure di controllo, ricorrendo, non solo a una politica violenta e repressiva, ma anche a concreti programmi sociali e, ovviamente, all’adozione di un discorso perlocutorio, che si faccia espressione dei valori di cui si nutre ogni regime. Nell’interazione tra discorso, cognizione e società (Van Dijk, 2009: 351), la stampa svolge un ruolo cruciale, dato che si configura come uno strumento in grado di influire sulle idee e le azioni di tutti gli agenti sociali, creando nuovi schemi mentali e, di conseguenza, un sistema di credenze, un’ideologia, che assicuri il consolidamento e la sopravvivenza del regime. In questo senso, la Sección femenina, nei primi anni del franchismo, si incarica di ricostruire l’identità della donna spagnola, in contrapposizione all’ideale femminile che si delinea durante la II Repubblica. In concreto, nelle pagine di «Y», rivista femminile, espressione del credo nazional-sindacalista e cattolico, si assiste al lavoro sistematico di costruzione di una post-truth volta alla definizione di una nuova identità. Nel mio lavoro, con gli strumenti teorici degli studi della Teoria dell’Argomentazione, dell’Analisi Critica del Discorso, della pragmatica linguistica, persuasione e manipolazione, si analizzano le strategie persuasive (e/o manipolative) adottate dall’enunciatore istituzionale del discorso multimodale della rivista.
carla prestigiacomo (2019). La costruzione dell’identità femminile nel franchismo: «Y» Revista femenina española (1938-1945). In F. La Mantia, A. LeMoli (a cura di), PERSONA, COMUNITÀ, STRATEGIE IDENTITARIE (pp. 179-194). Palermo : Palermo University Press.
La costruzione dell’identità femminile nel franchismo: «Y» Revista femenina española (1938-1945)
carla prestigiacomo
2019-01-01
Abstract
Soprattutto in determinati contesti storico-politici, l’istanza del potere partecipa in modo determinante alla costruzione dell’identità individuale, di gruppo e nazionale. Affinché ciò sia possibile, il potere deve mettere in pratica una serie di misure di controllo, ricorrendo, non solo a una politica violenta e repressiva, ma anche a concreti programmi sociali e, ovviamente, all’adozione di un discorso perlocutorio, che si faccia espressione dei valori di cui si nutre ogni regime. Nell’interazione tra discorso, cognizione e società (Van Dijk, 2009: 351), la stampa svolge un ruolo cruciale, dato che si configura come uno strumento in grado di influire sulle idee e le azioni di tutti gli agenti sociali, creando nuovi schemi mentali e, di conseguenza, un sistema di credenze, un’ideologia, che assicuri il consolidamento e la sopravvivenza del regime. In questo senso, la Sección femenina, nei primi anni del franchismo, si incarica di ricostruire l’identità della donna spagnola, in contrapposizione all’ideale femminile che si delinea durante la II Repubblica. In concreto, nelle pagine di «Y», rivista femminile, espressione del credo nazional-sindacalista e cattolico, si assiste al lavoro sistematico di costruzione di una post-truth volta alla definizione di una nuova identità. Nel mio lavoro, con gli strumenti teorici degli studi della Teoria dell’Argomentazione, dell’Analisi Critica del Discorso, della pragmatica linguistica, persuasione e manipolazione, si analizzano le strategie persuasive (e/o manipolative) adottate dall’enunciatore istituzionale del discorso multimodale della rivista.File | Dimensione | Formato | |
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