Il decreto del Tribunale per i minorenni Reggio Calabria che si commenta affronta il tema complesso dei rapporti genitore detenuto in regime di carcere duro per reati di mafia e figli minori nella prospettiva di una possibile mitigazione del regime carcerario ex art 41-bis op (autorizzazione a colloqui visivi con i minori ultra dodicenni senza il vetro divisorio) nell’ipotesi in cui il padre compia un percorso di consapevolizzazione degli errori fatti. Approfondimento autocritico da parte della figura paterna funzionale a rendere edotti i minori – in funzione preventiva e di una corretta relazione educativa – dei crimini commessi dalla famiglia del genitore (appartenente ad una potente ‘ndrina di Reggio Calabria), dei motivi della sua carcerazione e della condizione carceraria degli altri familiari: tutto ciò al fine di costruire «una relazione franca padre-figli e costruttiva per il benessere dei medesimi minori, con l’obiettivo che gli stessi possano ricevere proprio dal genitore ristretto indicazioni adeguate al loro sviluppo educativo, nel rispetto delle regole della convivenza civile».
casabona (2019). I ristretti in regime di 41-bis ord. pen. alla prova della giurisprudenza minorile di Reggio Calabria. QUESTIONE GIUSTIZIA, 1-10.
I ristretti in regime di 41-bis ord. pen. alla prova della giurisprudenza minorile di Reggio Calabria
casabona
2019-01-01
Abstract
Il decreto del Tribunale per i minorenni Reggio Calabria che si commenta affronta il tema complesso dei rapporti genitore detenuto in regime di carcere duro per reati di mafia e figli minori nella prospettiva di una possibile mitigazione del regime carcerario ex art 41-bis op (autorizzazione a colloqui visivi con i minori ultra dodicenni senza il vetro divisorio) nell’ipotesi in cui il padre compia un percorso di consapevolizzazione degli errori fatti. Approfondimento autocritico da parte della figura paterna funzionale a rendere edotti i minori – in funzione preventiva e di una corretta relazione educativa – dei crimini commessi dalla famiglia del genitore (appartenente ad una potente ‘ndrina di Reggio Calabria), dei motivi della sua carcerazione e della condizione carceraria degli altri familiari: tutto ciò al fine di costruire «una relazione franca padre-figli e costruttiva per il benessere dei medesimi minori, con l’obiettivo che gli stessi possano ricevere proprio dal genitore ristretto indicazioni adeguate al loro sviluppo educativo, nel rispetto delle regole della convivenza civile».File | Dimensione | Formato | |
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