UNA STATUA CON GLI ATTRIBUTI DI FORTUNA NEL MUSEO DI LEPTIS MAGNA Oggetto del contributo è una statua femminile inedita di dimensioni superiori al vero, acefala, con timone sul globo e cornucopia, adattamento di età romana della ‘Kore di Prassitele’: essa rientra nel gruppo della c.d. “Poppea Sabina” di Olimpia, di cui sono note un buon numero di repliche in Grecia e in zone di antica e persistente ellenizzazione. In particolare, sempre in area nord-africana, se ne sono rinvenuti due esemplari a Cirene, attribuiti a officina attica, forse itinerante; l’Attica non è solo il luogo d’origine del prototipo, ma anche il centro irradiatore di questa specifica rielaborazione di età romana. Tra i punti affrontati, il contributo sottolinea particolarmente la funzione svolta dalla tradizione scultorea greca, in specie quella attica, a Leptis: la statua presentata costituisce un ulteriore elemento utile alla comprensione della situazione nel centro tripolitano, sia che la si assegni a un atelier di tradizione greca attivo proprio a Leptis, come si ritiene più probabile, sia che vi sia stata importata. La datazione attribuita alla scultura, II secolo inoltrato, ribadisce la continuità di tale tradizione. Di paricolare interesse è anche il problema della sua destinazione: l’analisi delle caratteristiche specifiche di questo esemplare mostra che esse sono più confacenti a una dama di alto rango, se non addirittura a un’Augusta, piuttosto che a una semplice privata. La lettura dei dati disponibili sul luogo del rinvenimento, che il contributo individua nella “Basilica Ulpia”, dove sono stati rinvenuti una dozzina di marmi, che costituiscono un programma scultoreo di tutto rispetto, avvalora l’ipotesi esposta sul possibile tipo di personaggio destinatario della statua iconica.

Mandruzzato, A. (2009). Una statua con gli attributi di Fortuna nel Museo di Leptis Magna. MARE INTERNUM, 1, 129-136.

Una statua con gli attributi di Fortuna nel Museo di Leptis Magna

MANDRUZZATO, Antonella
2009-01-01

Abstract

UNA STATUA CON GLI ATTRIBUTI DI FORTUNA NEL MUSEO DI LEPTIS MAGNA Oggetto del contributo è una statua femminile inedita di dimensioni superiori al vero, acefala, con timone sul globo e cornucopia, adattamento di età romana della ‘Kore di Prassitele’: essa rientra nel gruppo della c.d. “Poppea Sabina” di Olimpia, di cui sono note un buon numero di repliche in Grecia e in zone di antica e persistente ellenizzazione. In particolare, sempre in area nord-africana, se ne sono rinvenuti due esemplari a Cirene, attribuiti a officina attica, forse itinerante; l’Attica non è solo il luogo d’origine del prototipo, ma anche il centro irradiatore di questa specifica rielaborazione di età romana. Tra i punti affrontati, il contributo sottolinea particolarmente la funzione svolta dalla tradizione scultorea greca, in specie quella attica, a Leptis: la statua presentata costituisce un ulteriore elemento utile alla comprensione della situazione nel centro tripolitano, sia che la si assegni a un atelier di tradizione greca attivo proprio a Leptis, come si ritiene più probabile, sia che vi sia stata importata. La datazione attribuita alla scultura, II secolo inoltrato, ribadisce la continuità di tale tradizione. Di paricolare interesse è anche il problema della sua destinazione: l’analisi delle caratteristiche specifiche di questo esemplare mostra che esse sono più confacenti a una dama di alto rango, se non addirittura a un’Augusta, piuttosto che a una semplice privata. La lettura dei dati disponibili sul luogo del rinvenimento, che il contributo individua nella “Basilica Ulpia”, dove sono stati rinvenuti una dozzina di marmi, che costituiscono un programma scultoreo di tutto rispetto, avvalora l’ipotesi esposta sul possibile tipo di personaggio destinatario della statua iconica.
2009
Mandruzzato, A. (2009). Una statua con gli attributi di Fortuna nel Museo di Leptis Magna. MARE INTERNUM, 1, 129-136.
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