Il saggio approfondisce l’importanza del vedere come azione necessaria per accostarsi alla percezione e alla conoscenza dello spazio, oltre che come procedura con cui prevedere la modificazione significativa della realtà. La coincidenza vedere = conoscere viene letta nel mito, nell’esperienza religiosa, nella cultura laica dell’Occidente (dalle origini sino alla contemporaneità), per giungere all’attuale dominio dell’immagine sulla realtà. La capacità di vedere è, quindi, messa in relazione alla capacità di organizzare e vedere dopo. Prevedere costituisce il saper vedere oltre. Se vedere è il momento della conoscenza, prevedere è il progetto inteso come anticipazione di una realtà nuova. Tra il vedere e il prevedere si insinua il progetto. Esso, infatti, segue l’aver visto e precede ciò che si vedrà. L’esercizio del vedere ha allora per conseguenza l’atto generativo di realtà nuove. Saper vedere non è solo premessa, quanto soprattutto promessa del prevedere.
Margagliotta, A. (2008). Vedere, prevedere. In N. Battaglia, A. Margagliotta, G. Palazzo, G.F. Tuzzolino (a cura di), L’architettura e l’immagine di luoghi. Esplorazioni dello spazio attraverso la fotografia (pp. 21-23). Palermo : Azienda Regionale Foreste Demaniali della Sicilia.
Vedere, prevedere
MARGAGLIOTTA, Antonino
2008-01-01
Abstract
Il saggio approfondisce l’importanza del vedere come azione necessaria per accostarsi alla percezione e alla conoscenza dello spazio, oltre che come procedura con cui prevedere la modificazione significativa della realtà. La coincidenza vedere = conoscere viene letta nel mito, nell’esperienza religiosa, nella cultura laica dell’Occidente (dalle origini sino alla contemporaneità), per giungere all’attuale dominio dell’immagine sulla realtà. La capacità di vedere è, quindi, messa in relazione alla capacità di organizzare e vedere dopo. Prevedere costituisce il saper vedere oltre. Se vedere è il momento della conoscenza, prevedere è il progetto inteso come anticipazione di una realtà nuova. Tra il vedere e il prevedere si insinua il progetto. Esso, infatti, segue l’aver visto e precede ciò che si vedrà. L’esercizio del vedere ha allora per conseguenza l’atto generativo di realtà nuove. Saper vedere non è solo premessa, quanto soprattutto promessa del prevedere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.